La mortadella è uno dei tipici salumi italiani, corrispondente anche per tradizione alla conclamata diversificazione portata avanti da secoli in ambito culinario da parte della regione oggi corrispondente all’Emilia-Romagna. Rispetto ad altre forme di prodotti di questto tipo le origini di questo prodotto costituito prevalentemente da carne di suino, ha delle origini ben radicate e precise, ma si tratta di un insaccato a tutti gli effetti?
La mortadella è veramente un insaccato? Ecco la risposta
Spesso il termine salume viene considerato alla stregua di insaccato ma non sono la stessa cosa. Il salume viene identificata come una forma costituita da carne animale che viene preparata attraverso una definita ricetta che porta ad una salatura, una speziatura o altro trattatamento per il consumo a lungo-medio termine.
La mortadella come la conosciamo oggi ha una data precisa di nascita, corrispondente alla metà del Seicento anche se già in epoca romana imperiale diverse preprazioni di carne bovina, suina, ma anche di asino erano predisposte al trattamento.
E’ effettivamente un insaccato, in quanto il termine prevede conservare la carne ed i prodotti associati all’interno di un contenitore, tendenzialmente formato dal budello animale, che serve a mantenere la stagionatura ed il prodotto in condizioni coerenti con la conservazione.
La più famosa è sicuramente mortadella di Bologna Igp, che è anche una delle più esportate e pregiate del nostro paese, formata da prodotto di suino cotto, dalla forma cilindrica od ovale, di colore rosa e dall’odore intenso, leggermente speziato che attraverso la speziatura e con una preparazione conosciuta e tramandata da secoli, sviluppa il tipico colore rosa.
Da oltre 20 anni la Mortadella di Bologna IGP così come tutte le tipologie riconosciute risulta essere sotto l’egida del Consorzio Mortadella Bologna, l’ente che è predisposta alle caratteristiche di ogni tipologia di mortadella ma anche qualsiasi altro salume o insaccato.
