Mangiare basilico cotto: ecco le conseguenze

Il basilico è molto diffuso nella cucina Italiana e viene spesso anche coltivato in casa, per averlo sempre fresco e sempre a portata di mano. È una pianta erbacea annuale della famiglia delle lamiacee ed è originario dell’Asia. Non richiede particolari cure o attenzioni, basta evitare le temperature troppo basse.

Il basilico è usato come rimedio naturale per chi soffre di pressione alta e deve limitare il sodio, così da ridurre il sale da cucina. Aiuta a prevenire i tumori e contiene sostanze antiossidanti importanti per le cellule per combattere l’invecchiamento. Contiene anche sostanze che aiutano a stimolare  la salivazione e la secrezione gastrica e quindi agevola la digestione. Molti però si chiedono se il basilico si può mangiare sia crudo che cotto o faccia male. Andiamo a vederlo insieme.

Mangiare basilico cotto: ecco le conseguenze

Molte persone si sono chieste se il basilico cotto faccia male o no. E da questo punto di vista, i pareri sono molto discordanti, dato che, alcuni studiosi hanno cercato di dimostrare che il basilico, quando viene cotto diventa cancerogeno perché genera alcune sostanze tossiche, cioè l’estragolo e l’estragone. Il problema però compare quando si assumono grandi quantità di basilico. Infatti se, le quantità sono piccole, non succede niente al nostro organismo. Se si aumentano le dosi, invece le cose cambiano e può essere pericoloso. Quindi se si mangiano 2/3 chili di basilico al giorno, allora bisogna preoccuparsi. Di solito, esso viene principalmente usato crudo, ma possiamo affermare che crudo o cotto, o come si vuole, non fa differenza e non arreca nessun danno alla nostra salute. L’unica cosa che può cambiare da crudo a cotto, è sicuramente il sapore, che nel primo caso viene apprezzato di più. In ogni caso, basta non esagerare nelle quantità, un po’ come in tutte le cose, e godervi al meglio il vostro basilico. 

basilico

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