La philadelphia scade? Ecco tutta la verità, attenzione

La Philadelphia è, semplicemente il formaggio cremoso spalmabile per eccellenza. Ha avuto un enorme successo a partire dagli anni 80, soprattutto grazie ad un’importante campagna pubblicitaria.

La produzione, avviene in moto automatizzato a livello industriale, per non contaminare il processo di formazione del prodotto. Non ha particolari valori nutrizionali, si tratta di un formaggio costituito da latte vaccino e panna, che poi viene sottoposto alla pastorizzazione. Per ottenere i fermenti lattici, vengono fatti tre processi uno di Acidificazione, una Strutturazione organolettica e gustativa e una Coagulazione proteica. Vengono poi aggiunti addensanti alla composizione così da migliorare il fattore spalmabilità.

Come ogni formaggio, contiene soprattutto calcio e nutrienti e inoltre, non è molto calorico, quindi spesso viene utilizzato anche nelle diete dimagranti. Spesso però ci si chiede se sia opportuno mangiare la Philadelphia se è ormai scaduta. Andiamo a vedere di cosa si tratta.

La philadelphia scade? Ecco tutta la verità, attenzione

Questo formaggio è un prodotto fresco, quindi bisogna prendere in considerazione la data di scadenza. Non si tratta di una data “consigliata”, ovvero non bisogna confondere la scadenza con “consumarsi preferibilmente entro il…“, ma è un vero e proprio limite. Infatti, può portare ad una possibile intossicazione alimentare, che può favorire un’irritazione del tratto digestivo e tra gli effetti più comuni possiamo ritrovare la nausea, il vomito o anche l’inappetenza.

Il colesterolo presente in esso è davvero molto alto, soprattutto grazie al contenuto di panna, che supera i 110 mg per etto di prodotto. Ci sono però meno problematiche per chi soffre di glicemia alta, ma è comunque sconsigliato un uso eccessivo anche perché non ha un potere saziante e nutritivo. Si può scegliere anche l’alternativa meno “pesante”, ovvero la variante Light, che ha circa la metà della panna della standard. Ma in ogni caso, bisogna evitarlo se si soffre di glicemia alta, dato che si potrebbero riscontrare vari sintomi come spossatezza, cefalea e scarsa predisposizione al movimento.

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