Pasta all’amatriciana: ecco svelata dalla nonna la ricetta originale!

L’amatriciana è un piatto tipico, molto gustoso, con pochissimi ingredienti, tra cui il guanciale e il pecorino romano. Oggi vedremo una versione un po’ rivisitata con la cipolla e il vino rosso. Si tratta di un piatto abbastanza antico, infatti nasce nell’800, dalla gricia ma aggiungendo il pomodoro.

Pasta all’amatriciana: ecco svelata dalla nonna la ricetta originale!

Una ricetta semplice e povera molto gustosa. Buona per condire tutti i tipi di pasta specialmente bucatini o linguine. Partiamo dagli ingredienti:

  • passata di pomodoro preferibilmente maturi 500 g,
  • olio di oliva 2 cucchiai,
  • peperoncino 1,
  • guanciale 120 g,
  • sale 1/2 cucchiaini
  • pepe 1 pizzico.

Preparazione

Spezzettate il guanciale rimuovendo la parte esterna più dura. Diminuite a piccole strisce della stessa grandezza. La raccomandazione è di non farli a cubetti. In una pentola collocate l’olio di oliva e il peperoncino rosala per alcuni secondi e aggiungete anche il guanciale.

Fate rosolare il tutto fino a conseguire un guanciale dorato. Fatelo a fuoco medio-basso punto poi mettete il pomodoro e fai cuocere sempre a fuoco basso per 10-15 minuti ho fino a quando il sugo non si sia addensato. Per terminare aggiustate di sale e di pepe e servi come condimento per ogni tipo di pasta al dente soprattutto i bucatini come da ricetta classica.

Per la ricetta originale, essendo parecchio povera, non c’è bisogno di aggiungere l’aglio o la cipolla. Però è ammesso anche l’utilizzo del vino per sgrassare il guanciale, il tutto poi da servire con una spolverata di pecorino. Si mantiene perfettamente in contenitori ermetici è una volta aperto tenere in frigo per un massimo di 3-4 giorni.

O anche congelata in freezer per svariate settimane. La ricetta che di solito si fa oggi, non si aggiunge aglio e cipolla. Potete sempre aggiungerli ma a quel punto non sarà più la vera amatriciana. É la qualità a fare la differenza.

In questo caso, con un guanciale Igp di Amatrice, sarebbe un peccato confondere i sapori con profumi forti come quello di re e regina della cucina. Dunque ecco la ricetta tradizionale o della nonna per questo piatto squisito e storico.

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