In questo paese la cultura prevede dei tatuaggi per creare simboli di appartenenza

I tatuaggi, specialmente quelli orientali, hanno una lunghissima tradizione. Questa viene tramandata da diverse generazioni.  I tatuaggi sono simbolo, segno, elemento raffigura una storia, rappresentano significati molto profondi. Ogni paese, diversi simboli, diversi tatuaggi e diversi significati. Il panorama dei tattoo orientali è molto ampio e variegato. Draghi, fiori, simboli religiosi, segni distintivi per la maturità ormai raggiunta. Scopriamo insieme i tattoo orientali più caratteristici e la loro storia nei diversi paesi dell’Est e Sud Est Asiatico.

Tatuaggi orientali in Thailandia

Anche chiamati Sak Yant, questi che sono collocati all’interno della categoria dei tattoo orientali e non sono solamente segni con dei significati. Sono una vera e propria esperienza. La Thailandia è anche nota come meta di “pellegrinaggio” per effettuare un tatuaggio Sak Yant originale. I tatuaggi in Thailandia hanno principalmente due funzioni: la prima è quella di protezione, la seconda quella di attrazione. I primi sono in grado di proteggere chi lo effettua dal dolore, dal malessere spirituale o da pensieri negativi. In particolare, sono molto caratteristici nei tattoo orientali provenienti dalla Thailandia la rappresentazione di forme geometriche, del Buddha o degli animali.

Tatuaggi in Cina

I tattoo orientali in Cina, come in Giappone, originariamente hanno un’accezione negativa e identificavano le persone che appartenevano alla criminalità organizzata, oppure ai ceti più bassi della popolazione in quell’epoca. Questa avversità nei confronti del tatuaggio si è mantenuta per molto tempo, fino agli inizi del secolo scorso. Tuttavia, anche i guerrieri si tatuavano simboli portafortuna oppure che incutevano timore nei confronti dei nemici. I tatuaggi della cultura cinese oggi si vanno ad inserire fra i tattoo orientali più popolari grazie a questi simboli:

  • Yin-Yang;
  • Il dragone;
  • Ideogrammi (sistema di scrittura);
  • Pipistrello;
  • La tigre.

Tatuaggi orientali nelle Filippine

Nei tattoo orientali rientra anche la cultura dei Kalinga, un popolo di guerrieri legati in maniera molto forte con i tatuaggi. Il tatuaggio, chiamato batok erano utilizzati per diffondere e comunicare i valori della persona all’interno della comunità. I tattoo orientali a tema Kalinga hanno prevalentemente una funzione spirituale: vanno a simboleggiare dei veri e propri riti di passaggio e momenti di crescita, in particolare per le donne per manifestare il raggiungimento della fertilità. Per quest’ultime i tatuaggi hanno una funzione ornamentale.

Questi vengono effettuati attraverso un ago chiamato gisi che picchiato sulla pelle molto velocemente tramite un piccolo bastone di bambù (circa cento colpi al minuto) imprime l’inchiostro nella pelle. Di tatuatori Kalinga sono rimasti in pochi, complice anche la conversione al cristianesimo e quindi la scomparsa progressiva di questa cultura.

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