Perché l’olio extra vergine pizzica in gola? Svelato il motivo, “assurdo”

Gustare un olio extravergine che pizzica la gola può parere all’inizio una sensazione bizzarra, ma è sicuramente un testimoniato di qualità dell’olio stesso. L’olio extravergine d’oliva ha tantissimi pregi, soprattutto nutrizionali che fanno bene alla salute.

Una delle sue più buone caratteristiche, però, quasi sempre non è captata come tale dal consumatore medio. L’olio extravergine che va a pizzicare la gola viene considerato impuro o irrancidito.

Perché l’olio extra vergine pizzica in gola? Svelato il motivo, “assurdo”

Nel momento in cui un olio extravergine pizzica la gola, vuol dire che è pieno di polifenoli. Il pizzicore, conseguenza di un mescolato tra aromi piccanti e amari, è difatti specificato dalla presenza di tali caratteristiche sostanze.

Più l’oliva è verde, quindi giovane, e più è piena di polifenoli che marcano tale qualità sensoriale. Un olio extravergine di oliva di elevata qualità, pertanto, deve inevitabilmente condurre all’assaggio tale sensazione di piccante e amaro, specie se nuovo, conseguito cioè dalla prima spremitura delle olive.

Un olio novello che pizzica in gola assicura ancora di più la sua particolarità e, di fatto, autocertifica ulteriormente il proprio essere nuovo, fresco, conseguito con le prime olive raccolte e schiacciate a freddo dopo poche ore. Come detto, nel momento in cui l’olio EVO pizzica in gola vuol dire che contiene una grande concentrazione di polifenoli.

Parliamo, per chi non lo sapesse, di particolari componenti chimici parecchio salutari per l’organismo umano, capaci di guerreggiare i radicali liberi, e che attuano una funzione antiossidante, frenando successivamente l’invecchiamento cellulare.

Pertanto, abbiamo visto perché un olio extravergine d’oliva può pizzicare in gola all’assaggio, facendo percepire chiari sentori di amaro e piccante. La presenza dei polifenoli, responsabili di tali fragranze, sono un elemento più che positivo per un olio extravergine d’oliva.

Il consumatore, concludendo, non deve farsi trarre in inganno da un gusto che all’aspetto può risultare troppo forte o acido, ma leggere prudentemente l’etichetta per comprendere la reale acidità dell’olio, i suoi sentori fruttati, e fare successivamente una scelta di acquisto cosciente.

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