Attenzione, il concime può uccidere le piante: ecco perchè

Tra gli errori più comuni quando  ci si prende cura della piante, troviamo l’annaffiatura eccessiva – o il contrario – ma anche l’eccesso di concime per nutrirle.

E’ vero che ogni tipo di pianta necessita di un determinato concime per aiutarla a crescere rigogliosa grazie ai principi nutritivi offerti, ma esagerare col concime può portare anche a risultati disastrosi.

Dare troppo concime alle piante può danneggiarle e perfino ucciderle. Questo succede perché l’eccesso di sali nel terreno ostacola l’assorbimento dell’ acqua e, nei casi peggiori, uccide i microrganismi presenti tra le radici.

Spesso pero’, è difficile capire se si sta dando troppo concime. Ecco quindi 5 segnali che ci allertano della concimazione eccessiva.

Punte delle foglie marroni

Quando dai troppo concime alle piante, il primo segno evidente sono le punte delle foglie marroni e avvizzite. Anche i margini possono diventare marroni e secchi, come se avessimo lasciato la pianta troppo al sole. Il processo è quasi simile, perché proprio come nel caso di sole eccessivo, le foglie si ustionano. I sali presenti nel concime assorbono l’umidità delle foglie e le seccano, provocando le “ustioni da da fertilizzante”.

In genere, queste ustioni si presentano 1-2 giorni dopo la concimazione. Ma se esageriamo per sbaglio col concime a lenta cessione, potrebbero volerci un paio di settimane.

Foglie gialle e appassite

Se non interveniamo in tempo, il deperimento della pianta si allarga, prendendo tutta la foglia. Le prime ad essere colpite sono quelle più in basso.  Iniziano a ingiallire e ad appassire, fino a cadere. Il fenomeno si allarga in seguito a tutta la pianta.

Le ragioni per cui accade l’ingiallimento si legano alla stesse citate sopra: l’eccesso di sali impedisce il corretto assorbimento dell’acqua e dei nutrienti.

Radici avvizzite

Le radici avvizzite sono uno dei più importanti sintomi della concimazione eccessiva. Purtroppo è più difficile da vedere e passa inosservato … finché non è troppo tardi.

Se la pianta comincia a perdere le foglie senza apparente motivo, controlliamo le radici. L’accumulo di sali brucia le radici e le rende scure e avvizzite. Questo capita per il sale eccessivo che intacca l’assorbimento dell’acqua.

Crosta di sali sul terreno

Nei casi disperati, i sali del concime sono così concentrati che il terreno non riesce più ad assorbirli. Di conseguenza si accumulano in superficie e formano una crosticina bianca visibile all’occhio.

Sviluppo rallentato

A volte succede che l’eccesso di concime è meno evidente. Forse stiamo dando un po’ più di concime del necessario, ma abbastanza da andare ad intaccare l’osmosi cellulare senza invertirla del tutto. In questo caso la pianta avrà diverse foglie gialle e farà fatica a crescere, proprio perché, come nei casi menzionati, non riesce ad assorbire abbastanza acqua.

Attacco di afidi e altri parassiti

La debolezza delle piante a causa dl concime eccessivo le rende più vulnerabili agli attacchi esterni, come quelli dei pidocchi delle piante – gli afidi.

Come rimediare in caso di eccessivo concime

Nei casi peggiori, quello che possiamo fare è:

  • rimuovere delicatamente la pianta dal terreno;
  • lavare le radici per aiutarla a ripristinare l’osmosi cellulare;
  • sostituire il terriccio contaminato con terriccio fresco.

Naturalmente questo processo risulta molto più semplice per le piante in vaso. Nel caso di concime a lenta cessione, potremmo provare a rimuoverne  il più possibile e annaffiando abbondantemente la pianta, in quanto l’acqua sciacquerà via il concime in eccesso. Ma questo metodo stimola anche la dispersione del concime nelle falde acquifere, inquinandole.

Ecco perché e’ importante seguire con attenzione le indicazioni riportate sulla confezioni del concime da usare per le piante, in modo da non danneggiarle, o magari ucciderle per sbaglio.

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