Gli idraulici spiegano come aumentare la pressione dell’acqua in bagno: “wow!”

La pressione dell’acqua in casa ha una certa importanza nella nostra vita quotidiana. E’ piuttosto sgradevole aprire i rubinetti o la doccia per usare l’acqua, e constatare che la pressione è piuttosto bassa.

Aumentare la pressione dell’acqua

Prima di cercare possibile soluzioni su come aumentare la pressione dell’acqua in casa, dobbiamo prima controllare se la pressione coinvolge tutti i rubinetti, compresi quelli del bagno, doccia, vasca, bidet, la cucina, ecc … oppure se il problema riguarda solo qualcuno di questi.

Poi è necessario constatare se bisogna aumentare solo la pressione dell’acqua fredda o anche di quella calda.

Se, per esempio, fosse solo l’acqua calda ad avere problemi di pressione, con tutta probabilità si tratta di malfunzionamento dello scaldabagno o della caldaia.

Se invece il problema riguarda solo uno dei rubinetti, la soluzione potrebbe essere quella di pulire la parte terminale della canna del rubinetto: l’erogatore. Questo deve essere libero dal calcare che si forma di continuo.

Pulire l’erogatore e rubinetto

Il modo migliore per pulire l’erogatore è quello di lasciarlo in ammollo con acqua ed aceto di vino bianco per almeno per tre ore. Questo tempo sara’ sufficiente affinché il calcare si sciolga del tutto, ma se la pulizia non dovesse funzionare allora sarebbe proprio il caso di comprare un nuovo erogatore. Non preoccupatevi, tra tutti i pezzi del rubinetto, questo è quello che costa di meno.

Una volta rimosso l’erogatore, la pressione dell’acqua dovrebbe aumentare. In caso non accade il problema può dipendere allora dal rubinetto oppure dall’impianto idraulico. Ma sarebbe importante smontarlo ed ispezionarlo per vedere se ci sono danni evidenti.

Il rubinetto va pulito sostituendo le guarnizioni e gli altri pezzi che risultano rotti o danneggiati. Se non siete familiari con questo tipo di procedimento, dato che si tratta di uno step più complesso, forse sarebbe il caso  dell’intervento di un idraulico professionista.

Controllare l’idrovalvola

Passiamo ai lavandini. Per aumentare la pressione bisogna prima controllare lo stato dell’idrovalvola, perché questa può essere la ragione della ridotta pressione. Verifichiamo dunque se sono presenti eventuali perdite di acqua da tubi interrati, o nelle pareti ecc. E’ fare capire se c’è una perdita perché probabilmente ha già generato una macchia di umidità ma se fosse ancora nascosta sarebbe meglio chiamare un idraulico per ispezionare i tubi.

Per riconoscere l’idrovalvola dovete sapere che ha la forma di una campana, e il suo scopo è quello di ridurre l’apporto di acqua ad un livello sicuro per la casa. Si trova sulla conduttura legata all’acquedotto o alle tubature principali dell’impianto idrico del palazzo.

Quando individuate l’idrovalvola basta ruotare il regolatore  in senso orario per aumentare la pressione dell’acqua. Se questa operazione per aumentare la pressione non risolvesse il problema, è possibile che l’idrovalvola stessa sia rotta, e quindi va sostituita con una nuova.

Aumentare la pressione dell’acqua calda in casa

Passiamo alla pressione dell’acqua calda. Cosa facciamo se non rispetta le nostre aspettative?

Per aumentare la pressione dell’acqua calda, quando il problema proviene dalla pompa dell’acqua rotta, va chiesto l’intervento di un professionista del settore.

Per quanto riguarda lo scaldabagno, dobbiamo vedere se il problema proviene da tubature bloccate o dal serbatoio stesso dell’acqua calda.

Se abbiamo il problema solo in una stanza, come il bagno, basterà semplicemente pulire l’erogatore e il rubinetto. Se il problema è anche esteso in altre stanze, invece, dobbiamo pulire la resistenza dello scaldabagno per eliminare il calcare che blocca l’uscita dell’acqua calda.

Per una corretta pulizia delle parti interessate, quindi la decalcificazione, sarebbe meglio richiedere l’esperienza di un professionista. Decalcificare è un’operzione molto delicata.

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