È da circa un secondo che fu immessi il primo buono postale. Erano molto diffusi, perché visti come un modo per risparmiare. Ancora oggi sono molto amati dagli italiani, insieme al libretto di risparmio. Questi buoni sono sono garantiti dallo Stato e distribuiti da Poste Italiane. Possono essere sia cartacei, sia trovati nella forma dematerializzata, ovvero come delle semplici registrazioni contabili.
Per richiedere un buono postale, basta andare in un ufficio postale, richiederlo, come abbiamo detto prima cartaceo, ma anche in modo digitale, basta avere un conto corrente BancoPosta o di un libretto postale di risparmio.
Quando si sottoscrive, bisogna versare una somma minimo di 50 euro, a cui poi verranno aggiunti ogni anno gli interessi, a seconda della formula richiesta e del periodo di investimento. In questo caso, la cosa che più conviene è che si possono richiedere i soldi quando si vuole, senza aspettare anni o pagare penali. Ma andiamo a vedere ora quanto vale.
Quanto vale il tuo buono postale dopo 20 anni? Ecco la risposta
Ci sono vari tipi di buoni che si possono richiedere. Ad esempio, l’ultimo proposto è stato quello del 7 luglio 2022, ovvero il Buono in formula 3 anni plus che assicura un rendimento annuo dell’1%. Altri tipi di buoni che possiamo trovare sono il 5×5 che dura ben 25 anni, e quelli 3×2, con un rendimento che cresce con il passare degli anni.
Il buono postale è tra i più richiesti soprattutto a sud.La Campania è la prima regione italiana che ha ben 13 milioni di libretti e buoni attivati. Se compriamo un buono fruttifero di 50mila euro. Abbiamo un reddito 0,10% dopo 3 anni, dello 0,20% dopo 6 anni, dello 0,30% dopo 9 anni e dello 0,50% fino alla scadenza. Ciò significa che dopo 12 anni avremo a disposizione la cifra lorda di 52.698,40 euro e aumenterà sempre di più anche dopo i 20 anni, infatti può arrivare anche al 3.5%. Sicuramente conviene, così da avere dei soldi da parte nel momento in cui ci dovessero servire.
