Hai questa vecchia sterlina? Ecco l’incredibile valore

Sono molti i collezionisti che ricercano le sterline più rare da aggiungere alla sua collezione. Una di queste è di certo quella del 1989. Si tratta di una moneta che non si trova molto in circolazione perciò è definita rara. Stiamo parlando della sterlina di Elisabetta II del 1989, la quale è stata coniata 31 anni fa, in occasione dei 500 anni della moneta britannica.

La moneta più amata dai collezionisti, è conosciuta come ‘Sovrana Inglese’ o ‘Sovereign’ ed è composta da 0.23 once d’oro puro. La prima coniazione avvenne nel 1489, richiesta dal re Enrico VII. Proprio da quel momento, proprio per questo motivo fu denominata ‘sovrana’, dato che sul dritto venne raffigurato il sovrano di quel tempo. Infatti, nel 1496, fu raffigurato proprio Enrico VII assieme ad una rosa mentre sul rovescio uno scudo reale. Dal 1817 in poi, invece, sul rovescio fu rappresentata l’immagine di San Giorgio che uccide il drago disegnato da Benedetto Pistrucci. La produzione di questa moneta fu fu sospesa dal 1914 quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale e l’Inghilterra abbandonò l’oro come unità monetaria. Poi fu ripresa nel 1957, per contrastare le monete false che venivano dalla Siria e dall’Italia.

Hai questa vecchia sterlina? Ecco l’incredibile valore

Il 1989 fu un anno importante per la moneta britannica dato che fu festeggiato il 500° anniversario. E proprio per questo evento, la Zecca di Stato, coniò la moneta di cui stiamo parlando. Sul rovescio fu raffigurato una rosa Tudor, ovvero la prima dinastia britannica, sovrapposta allo scudo reale.

Davanti invece, ovvero sul dritto, possiamo notare la regina Elisabetta II seduta in trono che impugna due scettri, uno è quello del re e l’altro è quello dell’equità e della misericordia. Questi due sono i simboli del potere temporale e spirituale. La moneta fu opera di Bernard Sindall, un famoso scultore che si ispiró alla prima storica versione. Queste sterline, sono molto famose perché vennero fatti dei cambiamenti in entrambe le facciate e fu la prima a sostituire l’opera del Pistrucci dal 1887.

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