Le grotte siciliane più visitate dai turisti: ecco l’elenco delle più ambite

La Sicilia è una delle isole più visitate durante i periodi estivi. La bellezza delle coste e del mare cristallino, riescono ad attirare l’attenzione di centinaia di turisti che ogni anno si cimentano alla scoperta di scorci suggestivi. In tanti, ad esempio, si avventurano alla scoperta delle grotte più belle e suggestive dell’isola. Ma dove si trovano quelle più ricercate?

La grotta del Bagno della Regina

Tra le grotte più belle della Sicilia c’è quella del Bagno della Regina, nel territorio di Palermo. Essa è così chiamata da Carolina d’Austria, moglie del re Ferdinando, che aveva trasformato questa zona in una vera e propria piscina privata. Per la precisione, siamo tra l’ex Ospizio Marino e Villa Igiea; si può raggiungere questa grotta sia via terra, sia via mare. All’interno ci sono ancora i segni dei provvedimenti presi da Carolina per rendere l’ambiente più confortevole, come una vasca artificiale e una sedia per riposare. In origine sembra che la vasca fosse alimentata solo da getti termali, mentre oggi tutto lo spazio è “invaso” dal mare.

La grotta dell’Olio

Rimaniamo nella provincia di Palermo, nei pressi del promontorio di Capo Gallo. La grotta dell’Olio è rinomata specialmente per le sfumature delle acque, che cambiano tonalità da un secondo all’altro e virano dal blu cobalto all’azzurro fino al verde smeraldo. Lo scenario è permeato da un’atmosfera da sogno, quasi magica. È semplice, qui, dimenticare tutte le preoccupazioni e scacciare lo stress della quotidianità! Alla grotta dell’Olio si arriva in vari modi, ma il preferito è in barca a vela o in canoa partendo dal porto di Mondello.

La grotta del Bue Marino

In questo caso, con la grotta del Bue Marino, siamo a Filicudi nell’arcipelago delle Eolie. Il significato del nome è abbastanza divertente: deriva dal rumore che le onde producono quando si infrangono contro gli scogli, un suono che ricorda proprio il verso di un bue. La grotta del Bue Marino è famosa per più ragioni. È la più vasta delle isole Eolie ed era popolata in passato dalle foche monache. Inoltre, sono stupendi i giochi di luce che i raggi del sole creano sulle acque cristalline e turchesi.

La grotta del Cammello

Spostiamoci dalle Eolie alle Egadi. A Marettimo c’è la grotta del Cammello, in cui si trova uno scoglio con la sagoma che somiglia a quella dell’omonimo animale. Anche qui, come nella grotta del Bue Marino, un tempo c’erano le foche monache. Queste ultime potevano essere avvistate soprattutto nella stagione invernale. La grotta del Cammello, secondo molti, andrebbe esplorata intorno a mezzogiorno. In questa fase della giornata, la luce cade sul mare in maniera particolare e dona alle acque dei riflessi meravigliosi.

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