Chi soffre di diabete deve eliminare queste abitudini: ecco quali

Mantenere i livelli di glicemia costanti è indispensabile per il buon meccanismo delle funzioni cerebrali. Il cervello difatti non è capace di immagazzinare energia come il resto dell’organismo, quindi si affida all’azione di due ormoni che regolamentano, sia durante i pasti che a digiuno, i livelli di zuccheri nel sangue: l’insulina e il glucagone.

Il primo fa in sì che la glicemia si conservi bassa in seguito a pasti pieni di zuccheri, il secondo all’opposto lavora per restaurare i corretti livelli di glucosio in seguito al digiuno.

Chi soffre di diabete deve eliminare queste abitudini: ecco quali

La dieta ideale per il diabete non è complessa o restrittiva. Pur dovendo fornire un apporto calorico giornaliero uguale a quello di una persona non diabetica, ovviamente se c’è sovrappeso è suggerito un regime ipocalorico, in relazione alla costituzione fisica, al sesso, all’età, alla statura e all’attività lavorativa, deve possedere quattro obiettivi: il controllo glicemico, il conseguimento ed il mantenimento del peso corporeo, la precauzione ed il trattamento dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare, la conservazione di uno stato di benessere non solo fisico ma anche psichico.

Un impegno particolare, dicono gli esperti, va conservato all’assunzione dei carboidrati, in una misura non inferiore ai 130 e non più alta dei 300 g/giorno, che dovrebbero piuttosto giungere da alimenti pieni in carboidrati complessi e fibra alimentare, quali legumi, vegetali, cereali integrali e frutta. L’esercizio fisico, soprattutto se aerobico, è parte fondamentale del piano di trattamento del diabete e dovrebbe aspettarsi almeno 30 minuti di camminata al giorno per un totale di tre ore di movimento la settimana. Una regolamentare attività fisica, difatti, non solo sostiene l’organismo a guerreggiare lo stress, ma ha anche rilevanti effetti benefici sul metabolismo.

Difatti perfeziona la sensibilità all’insulina, diminuisce i livelli di trigliceridi e di colesterolo cattivo (Ldl) a vantaggio di quello buono (Hdl), sostiene il controllo della pressione arteriosa e impedisce le malattie cardiovascolari. Infine, da evitare sono, invece, in diversi pazienti gli sport ad elevato rischio di traumi, specialmente a livello della testa.

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