Quale concime utilizzare per gli alberi da frutta? Ecco la risposta

Per crescere sani e rigogliosi, gli alberi da frutto hanno bisogno della giusta dose di concime.

In un ambiente in cui la mano dell’uomo è molto presente, è necessario integrare parte delle sostanze minerali che vengono inavvertitamente sottratte dai vegetali.

Lo scopo della concimazione non è solo quello di aiutare l’attività della pianta – ed avere di conseguenza i suoi frutti, ma evitare anche le possibili carenze nutritive e conservare la fertilità del terreno.

Concimare gli alberi da frutto

Una corretta concimazione degli alberi da frutto vuol dire soddisfare le esigenze delle stesse nelle diverse fasi, somministrando i diversi elementi nutritivi quando i processi fisiologici delle piante lo richiedono.

Gli elementi essenziali sono indispensabili per lo sviluppo degli alberi, e sono tutti importanti proprio perché la carenza di uno può alterare lo sviluppo delle piante.

In genere, per concimare le piante è importante sapere che il fosforo deve essere somministrato prima dell’azoto, e l’azoto prima del potassio.

Tra i microelementi la carenza più frequente è quella del ferro. Questo si nota quando troviamo evidenti ingiallimenti delle foglie nelle quali non si forma la clorofilla, ovvero quel pigmento che dà il colore verde alle foglie.

Per le specie più sensibili, come kiwi e pesco, possiamo prevenire questo inconveniente con la somministrazione di fertilizzanti a base di chelati di ferro, che vanno distribuiti all’inizio della ripresa vegetativa.

Come concimare gli alberi da frutto

Come si concimano gli alberi da frutto? E’ ovvio che la concimazione va effettuata distribuendo un determinato concime, ma è anche vero che tra i diversi prodotti in commercio ci si può confondere. Per esempio, troviamo i concimi liquidi, granulari, a lenta cessione, complessi, organici. In base alle nostre esigenze occorre imparare a leggere le etichette sulle quali troviamo tutte le informazioni necessarie.

La caratteristica più importante di un concime è la composizione. Su ogni prodotto vengono infatti indicati i simboli e le percentuali dei singoli elementi minerali presenti: il fosforo viene espresso come anidride fosforica (P2O5), il potassio come ossido di potassio (K2O) e l’azoto come elemento elementare (N).

In primavera va scelto un concime con una concentrazione elevata in azoto e fosforo ma basso di potassio. E viceversa nel periodo estivo.

La maggioranza dei concimi sono formulati in granuli, ma i prodotti liquidi possono essere più pratici da dosare ed hanno un’azione più veloce. In ogni modo, qualsiasi tipo di concime scegliamo, non dimentichiamo di eseguire un’irrigazione dopo la procedura, perché  è indispensabile per solubilizzare le sostanze nutritive . In alcune situazioni si può ricorrere alla concimazione fogliare, utilizzando prodotti specifici.

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