Il mondo moderno ha iniziato da oramai parecchie decadi ad abituarci al concetto di alimentazione “industriale”, che prevede tutta una serie, una gamma di prodotti che sono normalmente disponibili presso i tradizionali supermercati che presentano una condizione di produzione di massa che li porta ad essere sviluppati attraverso alcune metodologie specifiche così da mantenere intatte sia le proprietà nutritive che quelle legate alla conservazione. Il pane, come praticamente ogni composto farinaceo, tende a deperirsi in poco tempo, per cui le varie forme di pan bauletto o anche pane in cassetta fanno parte da molti anni delle abitudini degli italiani. Ma il pan bauletto fa veramente male oppure è “ok”?
Il pan bauletto fa male? ecco cosa è stato scoperto, incredibile
Nel corso del tempo sono state svariate le dicerie spesso senza fondamento in relazione al pan bauletto, che è una forma di pane bianco sottoposto ad una cottura e preparazione tradizionale, al quale sono aggiunti diversi step che precedono il confezionamento.
Tra questi, viene aggiunto una quantità specifica di alcol etilico, una forma di etanolo alimentare che viene posto sulla parte esterna del pane in cassetta.
La funzione è quello di limitare la formazione e la crescita di micro organismi come muffe e batteri. Proprio questo elemento è stato indicato come nocivo per la salute.
In realtà si tratta di uno step considierato sicuro, perchè limitato nelle quantità, secondo una legge che risale alla fine degli 90, che di fatto limita l’utilizzo per ogni pezzo di pan bauletto in una quantità non superiore al 2% del peso totale espresso in quantità secca.
In sostanza ogni chilo di pan bauletto / pane in cassetta non può presentare una quantità superiore ai 14 grammi di alcol etilico.
In quantità limitate quindi l’effetto dell’alcol etilico “alimentare” è assolutamente non nocivo, anche se resta comunque da limitare l’uso di questo prodotto in quanto resta uno di tipo farinaceo poco raffinato.