Digitale terrestre, ecco i cambiamenti che ci aspettano: “pazzesco”

La tecnologia ha da tempo “investito” il contesto della televisione a particolare dall’inizio del secolo corrente, portando un elettrodomestico divenuto centrale in senso assoluto ad migliorarsi sotto vari punti di vista con il Digitale Terrestre.

Digitale terrestre, ecco i cambiamenti che ci aspettano: “pazzesco”

Questo termine identifica una tecnologia legata al segnale che rende possibile usufruire dei canali, molto diversa dal vecchio analogico. Per importanza e tipologia di utilizzo il digitale terrestre ha necessitato di un profondo cambiamento sia nelle disposizioni dei vari ripetitori, antenne e cavetteria su vasta scala, oltre che l’adeguatamento delle varie TV non ancora compatibili con il nuovo standard.

Ufficializzato nei primi anni 2000, il digitale terrestre ha compiuto il “passaggio” completo dal digitale nel 2012, portando una maggiore quantità di canali, un miglioramento audio e video oltre che servizi aggiuntivi.

Il digitale terrestre di seconda generazione fa riferimento ad un nuovo “step” sicuramente meno “traumataico” per i cittadini rispetto alla prima volta, processo che è necessario per cambiare il tipo i “banda” da MPEG-2 a MPEG-4 liberando così la frequenza a 700 Mhz, necessaria per le reti mobili 5G.

Dalla fine del 2022 gran parte dei canali televisivi ha disattivato le precedenti frequenze e come assunto da una nota del MISE, dal 1° gennaio 2023 ogni forma di rete dovrà provvedere ad adattarsi al nuovo standard al 100 %, in quello che viene definito switch off dei vecchi canali.

Anche se questo processo richiederà prevedibilmente qualche mese per essere applicato a tutte le zone del paese, è altresì necessario munirsi di dispositivi compatibili con lo standard DVB-T2 con la codifica HEVC a 10 bit per poter ricevere i canali con il nuovo standard e per sintonizzare anche i canali in alta definizione.

Qualsiasi TV venuta a partire dal 2018 è già pronta per il nuovo standard, in caso contrario sarà impossibile sintonizzare e vedere i nuovi canali ma anche usufruire dei nuovi, senza l’uso di un decoder di ultima generazione.

Digitale terrestre

POTREBBE INTERESSARTI