Questi cibi scaduti creano infezioni: attenzione!

La data di scadenza, per legge, deve essere obbligatoria e deve riportare il giorno o anche il mese in cui il prodotto non è più idoneo per essere consumato. Dopo tale data, gli alimenti in questione potrebbero contenere batteri nocivi, i quali sono rischiosi per la nostra salute.

Ad esempio la carni, i formaggi freschi, il latte, la pasta fresca e anche altri prodotti che sono molto più deperibili rispetto ad altri devono riportare la dicitura “da consumarsi entro”. Una data assolutamente da non superare. Mentre per gli altri viene scritto “da consumarsi se possibile entro”.

In questi casi si tratta però di una specie di tempo minimo di conservazione, che non implica automaticamente la “morte” del prodotto una volta superato il termine. E che pertanto apre la porta alla possibilità di consumarli, per un periodo molto limitato, anche dopo la scadenza. Tuttavia ci sono degli alimenti che se consumati oltre la data di scadenza possono portare a delle infezioni anche gravi.

Questi cibi scaduti creano infezioni: attenzione!

In tutto il mondo, ma soprattutto in Italia, risulta molto pericoloso consumare pesce scaduto e quindi non fresco, che può portare ad intossicazioni acute.

Uno studio realizzato dall’organizzazione Compassion in world farming, che si occupa di favorire un allevamento rispettoso degli animali, ha esibito come gli animali sottoposti allo stress dell’allevamento intensivo e soprattutto della macellazione industriale, difatti tutti gli animali che si mangiano vengono storditi e la morte accade poi per perdita di sangue, abbiano un sistema immunitario molto debole e siano pertanto portatori nelle carni di batteri nocivi che negli animali che vivono allo stato brado rimangono invece nelle viscere.

Una tesi controversa, visto che non scarseggiano coloro che evidenziano come gli allevamenti di tipo industriale siano quelli più controllati. In ogni caso è meglio rispettare la data di scadenza.

Consumando tali alimenti si può andare incontro a vomito, dissenteria, nausea e febbre possono rivelarsi dopo l’ingestione di alimenti scaduti ma anche contagiati da microrganismi rischiosi, come virus, batteri o funghi.

Tali crisi normalmente si risolvono nell’arco di 8-10 ore, ma in diversi casi gli effetti possono essere serie, soprattutto in soggetti alquanto sensibili o immunodepressi.

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