Aumenti in busta paga: ecco da quando e a chi spettano. “Pazzesco”

Negli ultimi tempi, si è diffusa la notizia di aumenti in busta paga che potrebbero riguardare diverse categorie di lavoratori. Questa rivelazione ha suscitato grande interesse e sorpresa tra i dipendenti di vari settori. Ma da quando entreranno in vigore questi aumenti e a chi spetteranno? In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa notizia e cercheremo di comprendere quali lavoratori potrebbero beneficiarne e da quando.

Ecco da quando avverranno gli aumenti in busta paga

Con una previsione di spesa di poco più di 4 miliardi di euro, il governo Meloni ha annunciato un ulteriore intervento sul cuneo contributivo per l’anno 2023. Questa misura prevede una riduzione dei contributi a carico del lavoratore di quattro punti percentuali. Tuttavia, l’effetto di questa riduzione varia a seconda della fascia di reddito. Per le retribuzioni annue lorde fino a 25.000 euro, il taglio complessivo dei contributi salirà a 7 punti percentuali, sommando i nuovi 4 punti all’intervento previsto già con la manovra del 2023. Nella fascia retributiva tra 25.000 e 35.000 euro, la riduzione sarà di 6 punti percentuali complessivi, includendo i nuovi 4 punti insieme ai 2 punti già previsti a partire da gennaio.

Questo significativo sconto, che potrebbe arrivare fino a 100 euro al mese, rappresenta un notevole vantaggio per i lavoratori, soprattutto per coloro che rientrano nella fascia di reddito inferiore a 25.000 euro. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha spiegato che ciò comporterà una riduzione di circa il 70% del prelievo contributivo per questa categoria di lavoratori, mentre per coloro che guadagnano fino a 35.000 euro si avrà una riduzione del 60%. Calderone ha anche sottolineato l’impegno del governo nel lavorare per rendere strutturale questo intervento, anche se con cautela e attenzione alle finanze pubbliche.

Un comunicato stampa del ministero dell’Economia, diffuso il 1° maggio alla conclusione del Consiglio dei Ministri sul lavoro, ha specificato che l’aumento in busta paga, avverrà nel periodo compreso tra luglio e dicembre. Tuttavia, la bozza di Decreto Legge sul Lavoro, datata 1° maggio, fa ancora riferimento ai periodi di paga compresi tra il 1° luglio 2023 e il 30 novembre 2023. Anche la Premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei Ministri del 1° maggio, ha menzionato gli aumenti che si protrarranno fino a dicembre.

I beneficiari degli aumenti in busta paga

L’aumento dello stipendio riguarda i lavoratori che sono impiegati con un contratto di lavoro subordinato, inclusi i dipendenti e le figure assimilate. Questa misura si estende anche agli apprendisti e ai lavoratori agricoli che operano presso qualsiasi datore di lavoro, sia pubblico che privato. Tuttavia, è importante sottolineare che i lavoratori domestici sono esclusi da questa agevolazione. Questo requisito di reddito massimo è stato stabilito al fine di garantire che l’agevolazione raggiunga principalmente i lavoratori con un reddito medio o basso, offrendo loro un sostegno finanziario significativo.

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