Bonus pellet 2023: ecco cosa cambia

La notizia di oggi è che il Bonus Pellet è stato approvato. La Manovra monetaria che ha stabilito il suo iter di consenso pochi giorni fa presumere tra le modifiche più significanti il mutamento dell’IVA sul Pellet dal 22% al 10% per tutto il 2023. Il settore del legno e dell’energia tirano finalmente un gran sospiro di sollievo.

Bonus pellet 2023: ecco cosa cambia

La recente Manovra finanziaria stimata nei giorni scorsi presume la diminuzione dell’aliquota Iva sul Pellet. Un nuovo Bonus, in esigue parole, che è stato reso indispensabile per bloccare la povertà energetica. Con il voto in Senato e la sua consecutivadivulgazione in Gazzetta Ufficiale, la legge finanziaria 2023 conclude il suo iter. Molteplici le modifiche e le nuove misure previste dal governo di centro destra, la maggior parte delle quali rivolte al sostegno delle famiglie in difficoltà. Tra le tante novità, spicca la riduzione dell’aliquota IVA sulle compravendite di pellet per tutto il 2023, che passa dal 22% al 10%.

Facendo due conti in tasca alle famiglie italiane, il costo di un sacchetto senza iva si è dimostrato intorno ai 12,30 euro a sacchetto. Difatti su un sacchetto l’IVA incide per 2,70 euro. Applicando l’Iva al 10%, sul medesimo costo iniziale cioè 12.30 euro, il prezzo finale per il consumatore sarà di 13,53 euro.

Comparando i due prezzi finali ci sarà un risparmio a sacchetto pari a circa 1,50 euro. Sicuramente il risparmio sarà più grande se aumentano le quantità. Su 35 sacchi si quantifica un risparmio solamente di Iva di 45 euro senza tener conto che in modo sicuro si specificherà una diminuzione anche del prezzo iniziale. La demolizione dell’aliquota IVA e il conseguente Bonus Pellet provocheranno conseguenze sicuramente positivi non solamente per le famiglie italiane ma anche per l’intero comparto industriale.

A godere sia i produttori che i distributori e anche la manovalanza. Si deve tener conto poiche nell’indotto del Pellet sono utilizzate circa 42.000 unità lavorative di cui oltre 20.000 impiegate in linea retta nella produzione e ripartizione della biomassa.

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