Ha fatto decisamente “scalpore” in modo particolare presso chi è un “purista” della dieta mediterranea, la notizia ripresa dalla stampa nazionale, che ha portato i prodotti a base di grillo ad essere considerati, pur attraverso una forma di selezione, congrui per gli alimenti. La nostra cultura porta nella maggior parte dei casi ad una forma di ribrezzo nei confronti di ciò è legato agli insetti, eppure secondo diverse ricerche già mangiamo diverse tracce di insetti anche nei cibi al suprmercato.
Allerta supermercato: “Questi cibi contengono insetti!”
Si tratta di una condizione conosciuta, che è contemplata da praticamente ogni nazione in quanto in quasi ogni processo di sviluppo di cibo industriale una quantità, seppur entro i limiti di tracce di insetto e tollerata seppur “non voluta”.
Il limiti europei sono differenti da quelli degli stati uniti che fanno riferimento ad una soglia di 50 frammenti di insetti in 50 grammi di prodotto, secondo diversi studi in particolare scarti e pezzi di insetti come la cocciniglia, in prodotti come marmellate, succhi di frutta, cacao, passate di pomodoro e farine.
I processi produttivi non possono contemplare una completa ed assoluta sterilità dagli insetti in quanto sarebbe eccessivamente dispendioso rimuovere al 100 % ogni traccia di insetti dai cibi, al punto che le stime parlano di addirittura una media di 500 grammi a testa di insetti ingeriti inconsapevolmente.
I fattori anche in campo europeo sono relativamente poco stringenti in quanto buona parte degli insetti, come i moscerini, non costituiscono un vero e proprio problema concreto per la salute.
Si tratta comunque di quantità “dilazionate” nel corso del tempo e che sono considerate quasi sempre assolutamente ininfluenti per l’organismo, ancora abituato a tollerare gli insetti, che sotto altre forme, fanno parte del cosiddetto “novel food”, già presente almeno per ora solo nei prodotti di tipo etnico (prevalentemente asiatici, sotto forma di farine), che inevitabilment ha portato i tradizionalisti a porsi in modo decisamente contrario.
