Da Castellammare di Stabia al tetto del mondo: la storia e i record di Gigio Donnarumma

Gianluigi Donnarumma è senza dubbio il fulcro della nazionale italiana di calcio di oggi e molto probabilmente del futuro, vista la giovanissima età. Il suo talento purissimo gli ha permesso di esordire in Serie A quando aveva solo 16 anni e 8 mesi, divenendo in pochissimo tempo il titolare della porta del Milan e conquistando oltre 200 presenze con la maglia dei rossoneri. Il passaggio al Paris Saint-Germain ha fatto però discutere i tifosi del Diavolo, che si sono sentiti traditi dal portiere. Non tanto a proposito di un cambio di casacca, fatto più che normale soprattutto nel calcio senza bandiere di oggi, ma piuttosto per le modalità con cui è avvenuto. Donnarumma, infatti, ha rifiutato a priori il rinnovo del contratto con il Milan, elemento che avrebbe permesso ai rossoneri quantomeno di guadagnare dalla sua cessione.

Il passaggio al PSG risale all’estate del 2021, passaggio su cui ritorna spesso nelle interviste: da quel momento inizia ad impreziosire la sua bacheca personale. Oltre alla Supercoppa italiana vinta con i rossoneri (nel 2016), riesce a conquistare 3 campionati francesi, una coppa di Francia e 2 Supercoppe francesi. Manca la tanto agognata affermazione in Europa in un club, sia da un punto di vista personale quanto sotto il profilo di squadra. Nell’annata appena conclusa il PSG ha tentato un nuovo inseguimento alla Champions League con Luis Enrique in panchina, ma non si è andati oltre la semifinale, sconfitto di misura dalla sorpresa Borussia Dortmund (con i gialloneri che si sono poi arresi in finale contro il Real Madrid).

A livello di nazionale, invece, il punto più alto raggiunto è senza dubbio l’Europeo vinto a Wembley, sotto la guida del CT Roberto Mancini (l’edizione era ufficialmente la 2020 ma si è disputata nel 2021 a causa del covid). Grazie ad una serie di ottime prestazioni messe in campo in occasione di quella manifestazione, ricevette anche il riconoscimento di miglior giocatore degli Europei.

Il classe 1999, originario di Castellammare di Stabia, ha certamente elementi su cui poter migliorare ancora, in primis l’abilità anche con i piedi, un requisito che è ormai ritenuto fondamentale nell’interpretazione moderna del ruolo. Donnarumma è ormai un punto fermo della nazionale italiana, oltre che capitano, e certamente la pedina più prestigiosa a disposizione del CT. Se oggi l’Italia è tenuta in grande considerazione dai pronostici su chi vince gli Europei o altre grandi manifestazioni internazionali, lo deve soprattutto a talenti eccezionali come quello del portiere del PSG. L’edizione di Germania non ha di certo avuto l’esito sperato per la formazione guidata da Luciano Spalletti, ma Donnarumma si è confermato essere probabilmente l’unico talento purissimo della spedizione italiana e il solo le cui prestazioni sono state valutate come ampiamente sufficienti nelle quattro partite. Nonostante la recente eliminazione agli ottavi di finale contro la Svizzera, Gigio può vantare in bacheca diversi traguardi raggiunti con la maglia della Nazionale, oltre al trionfo di Wembley. Nel suo palmarès, infatti, si trovano due bronzi per quanto riguarda la UEFA Nations League: il primo nel 2021 mentre il secondo è arrivato nel 2023. A questi, occorre aggiungere anche il terzo posto agli Europei Under21 nel 2017.

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