Il gettone telefonico costituisce uno dei numerosi strumenti che sono una forma di evidenza in merito al contesto della telecomunicazione, profondamente cambiata nel giro poco più di un secolo e mezzo, in quanto se a inizio del Novecento la tecnologia del telefono era considerata avanguardistica, oggi siamo oramai completamente abituati al tradizionale utilizzo di smartphone ed internet, neanche considerabile fanscienza fino a non troppe decadi fa.
Quanto vale il gettone telefonico 7906? La risposta sconvolgente
Il gettone rappresenta quindi una forma di strumento “interlocutorio” che ha permesso alla popolazione italiana di abituarsi al concetto di telefonata tra utenti privati, molto prima dell’arrivo della telefonia mobile.
E’ interessante notare che rispetto alle monete questi oggetti di forma rotonda e costituzione metallica risultino non essere stati effettivamente “inventati” ma concepiti come necessità, nell’azione del “contante” per utilizzare i telefoni pubblici a partire dagli anni 30, che sono divenuti estremamente comuni con il secondo dopoguerra, anche grazie alle cabine telefoniche installate a partire da quel periodo.
La stragrande maggioranza dei gettoni “riscontrabili” ancora oggi presenta 4 cifre impresse su una delle superfici, che indicano rispettivamente anno di coniatura e mese, quindi il gettone 7906 risulta essere stato sviluppato nel 1979, nel mese di giugno, il numero 6.
I gettoni sono stati coniati fino al 1980 ma utilizzati in buona quantità fino alla completa dismissione nel 2001, oramai resi obsoleti dalla telefonia mobile e dalle tessere telefoniche, queste ultime già comuni proprio dagli anni 80.
Il gettone telefonico 7906 rispetto ad altre varianti è stato coniato esclusivamente presso un unico stabilimento, nello specifico si tratta della COSTRUZIONI MINUTERIE METALLICHE , come evidente anche dal logo CMM.
Un pezzo in buone condizioni vale mediamente sui 5 euro, ma alcuni esemplari resi più “unici” da alcuni dettagli durante la coniatura (ad esempio raffigurazioni leggermente mancanti) sono sintomo di rarità e possono far aumentare il valore dell’esemplare, se in eccellente stato fino 35-40 euro.
