Busta paga di Febbraio: queste categorie avranno brutte sorprese

Documento fondamentale per l’ordinamento previdenziale e lavorativo ma anche indice di “stipendio” per la maggioranza dei lavoratori dipendenti in Italia, la busta paga è costantemente soggetta ad aumenti e riduzioni sia in modo generico, a seconda delle decisioni delle forze di governo in carica, ma anche in maniera più specifica per categorie di lavoratori, sempre a causa delle decisioni più o meno “volontarie” da parte del governo.

Busta paga di Febbraio: queste categorie avranno brutte sorprese

Il linea di massima infatti, al netto del potere decisionale dell’esecutivo di turno, in condizioni di crisi, legate soprattutto all’inflazione, come quella attuale le buste paga devono sensibilmente aumentare in modo specifico per quanto riguarda le categorie più in difficoltà, come evidenziato anche negli ultimi anni.

Anche per febbraio il trend del governo Meloni che ha dovuto per forza di cose scegliere in merito a chi conferire più denaro ha inevitabilmente lasciato insoddisfatto qualcuno. Tra gli strumenti di recente applicazione vi è il taglio del cuneo fiscale, una forma di esenzione parziale sulle imposte legate al costo del lavoro. Riducendole quindi si aumenta sensibilmente l’importo netto in busta paga.

Il taglio del cuneo fiscale è stato mantenuto al 2% come nel precedente esecutivo per quanto riguarda i redditi fino a 35.000 euro (pari ad uno stipendio mensile di 2.692 euro) mentre è stato aumentato questo valore al 3% per i redditi fino a 25 mila euro annui, pari a poco più di 1900 euro mensili.

Questo significa che chi è al di sopra questo reddito non percepirà aumenti, quindi le categorie a godere di un lieve miglioramento sono quelle fino 25 mila euro.

Si parla comunque di importi addizionali solo sensibilmente maggiori, ad esempio 15 euro netti per chi guadagna fino a 10 mila euro all’anno al mese (anche calcolando le detrazioni), fino a poco più di 25 euro al mese , compreso febbraio nei confronti di chi prende 25 mila euro annui, rispetto allo scorso anno.

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