La glicemia corrisponde, com’è noto, alla presenza degli zuccheri sotto forma di glucosio del sangue, elemento fondamentale dal punto di vista nutritivo che però coincide con una tendente forma in aumento di persone al mondo che, a causa di vari fattori (anche spesso sovrapponibili) devono fronteggiare valori che sono più alti della media “di sicurezza”. La glicemia alta è anche uno degli elementi distintivi del diabete nella sua forma più diffusa ma può essere anche causata da una condizione momentanea. In tutti i casi si tratta di qualcosa che non viene causato unicamente da un apporto esterno, ad esempio dal cibo, ma i valori possono essere fortemente condizionati anche in azioni semplice come il bere, il che può rivelarsi fondamentale per abbassare la glicemia.
Quando bere acqua per abbassare la glicemia? Ecco la risposta
Tra i sintomi più diffusi e comuni della glicemia alta spicca proprio la disidratazione, che corrisponde tra le altre cose anche ad un senso di continua sete. Bere a cadenza regolare può assolutamente dimostrarsi efficace, a tratti fondamentale per tenere sotto controllo questo valore.
Ma quanto spesso bisogna bere?
Il ritmo e la cadenza del bere sono regolamentate da diversi studi, in linea di massima è consigliabile bere un litro d’acqua tra le 8.30 e le 12.30 nella prima metà della giornata e un altro litro tra le 14.30 e le 20.30 nella seconda metà della giornata.
Ovviamente, solo acqua, non ci sono particolari differenze nelle varie forme e tipologie, anche se molti nutrizionisti fanno notare una certa efficacia se si opta per una variante di acqua naturale ricca di magnesio.
Questo minerale infatti agisce con fare “benefico” nei confronti della glicemia alta, garantendo all’organismo una certa “forza” nel regolare valori troppo alti.
L’alimentazione resta molto importante, così come è essenziale fare ricorso a cibi particolarmente idratanti, come le verdure.