In una nazione di “sognatori” e “giocatori” come l’Italia il concetto di scommessa trova enorme diffusione, e così è stato fin dal concetto stesso di attività ludica radicata ed anche gestita dallo stato, basta pensare al celeberrimo Totocalcio che ha contraddistinto la cultura italiana del secondo dopoguerra fino a tempi recenti oltre al famosissimo Lotto ed alle sue evoluzioni, la cui più famosa è sicuramente il Superenalotto, che nei “sogni” dei giocatori può effettivamente far ottenere una vincita estremamente alta in termini di denaro, azzeccando il 6.
6 al Superenalotto, l’incredibile storia della vincita: ecco quale
Il sistema che ha portato il Superenalotto al successo ed alla diffusione è sicuramente la struttura “mitigata” da Lotto e dall’Enalotto, che prevede la possibilità di scommettere sull’estrazione di una serie di numeri nella tradizionale numerazione dall’1 al 90.
Esistono svariate possibilità di vincita, ovvimente legate in primis alla quantità di numeri indovinati, e data la probabilità molto scarsa di indovinarne tutti, la vincita tende ad essere molto alta. Non a caso finora solo in 125 occasioni, dal 1997 (anno di istituizione del Superenalotto) si sono portati a casa l’intero ammontare, che è di importo variabile.
Facendo il “6” si ha ovviamente accesso all’intero ammontare del montepremi che oggi ha superato i 320 milioni di euro, in modo specifico perchè è dal 2021 che nessuno ha “fatto 6”.
Il record di importo vinto risale al 2019 quando un fortunatissimo (o fortunatissimi) si sono aggiudicati una somma di poco superiore a 209 milioni di euro presso una ricevitoria di Forlì presso iil bar Marino di via Cavour 46.
Ad oggi, a distanza di anni non è ancora chiaro quale possa essere l’identità del vincitore anche perchè dato l’importo, in tutti i casi i fortunati preferiscono ovviamente restare in segreto.
Il padrone della ricevitoria però ha reso noto che la vittoria è stata ottenuta attraverso un semplice schedina di 2 euro, quindi è probabile che l’importo sia stato vinto non da un giocatore abituale.
