I broccoli sono verdure piene di fibre, di vitamine C e del gruppo B e di rilevanti sali minerali come il calcio, il ferro, il potassio e il fosforo. I broccoli racchiudono poi una sostanza parecchioimportante, il sulforafano, che previene lo sviluppo delle cellule tumorali. I broccoli soccorrono l’intestino a guerreggiare la stitichezza, osteggiano la ritenzione idrica sostenendo l’organismo a rimuovere i liquidi in sovrabbondanza, affievoliscono le infiammazioni delle vie aeree come raffreddori, tracheiti, laringiti e faringiti.
Non mangiare broccoli se: fate molta attenzione alle conseguenze
Racchiudono goitrogeni e quindi sono sconsigliati, e moderatamente pericolosi, per le persone che penano di problemi alla tiroide. Non dobbiamo mangiare broccoli se sono gialli. Difatti se notiamo che i nostri broccoli sono ingialliti purtroppo significa che la verdura è andata a male e può avere la presenza di muffa. Proprio la muffa può implicare che il colore sia giallastro.
Altri segnali della non buona qualità possono essere la consistenza viscosa dell’alimento, che significa che essi stanno ammuffendo, il profumo più forte del solito e il fusto molle. Consumare quelli ingialliti può far imbattersi nel pericolo di tossinfezione alimentare con sintomi come vigorosi dolori addominali, nausea, vomito, forte mal di testa, diarrea, vertigini fino a problemi più pesanti come difficoltà respiratorie ed epatite fulminante.
Anche il mantenimento dei broccoli è fondamentale per avere sulla tavola un piatto sano e non al contrario nocivo per l’organismo. Per degustare broccoli freschi e poter godere delle loro proprietà l’ideale è non lavarli prima di conservarli. Ciò perché l’umidità in eccesso appoggia più velocemente la formazione di muffe. È raccomandabile consumarli freschi di acquisto entro tre giorni. Se passa più tempo è probabile che gli ortaggi possano andare a male.
Eventualmente, se acquistiamo grossi quantitativi di broccoli, possiamo congelarli per gustarli più avanti, all’occorrenza. Infine, per chi sta osservando una terapia anticoagulante, sono raccomandate porzioni diminuite di questo e altri alimenti contenenti vitamina K, in quanto potrebbero in parte osteggiare l’azione dei farmaci prescritti.