L’euro ha avuto una significativa influenza anche prevedibile a partire dai primissimi giorni della diffusione della valuta, a partire dal 2002. Anche se tutte le nazioni hanno disposto diverse campagne di adattamento alla nuova valuta, indiscutibilmente i cittadini hanno necessitato di un certo periodo di tempo per l’adattamento, condizione resa culturalmente meno “pesante” dalla personalizzazione delle monete, come nel caso della moneta da 1 euro con i cigni.
Quanto vale questo 1 euro con i cigni del 2000? “Da non credere”
Infatti ogni nazione che fa parte dell’Eurozona ha il diritto di modificare uno dei lati di ogni moneta, a partire dai 1 e 2 centesimi fino alle monete da 1 e 2 euro.
La Finlandia costituisce l’unica nazione che fa parte della zona scandinava che fa ricorso all’euro, le cui emissioni sono molto particolari in quanto evidenziano flora e fauna del paese.
L’emissione da 1 euro è facile da riconoscere in quanto mostra due cigni in volo, tipici animali che vivono in zone selvatiche del Nord Europa. La Finlandia costituisce una forma di “parco naturale a cielo aperto” essendo scarsamente popolosa in relazione alle dimnsioni.
Anche le monete sono molto interessanti, anche perchè a seconda del periodo sono sensibilmente differenti, in alcuni dettagli. La prima serie coniata fino al 2006 presenta una M come simbolo di zecca mentre dal 2008 al 2010 è presente invece una Cornucopia collocata sotto la testa di uno dei due cigni.
Successivamente il simbolo della zecca cambia nuovamente e diventa un simbolo araldico, nello specifico un leone.
Tutte le monete da 1 euro con i cigni sono abbastanza rare per via della diffusione non così elevata la di fuori del continente.
Alcune emissioni del 2010 che non presentano affatto un simbolo di zecca a causa di un errore di conio sono state considerate “rare” e possono essere vendute anche per più di 50 euro a pezzo, mentre una normale moneta da 1 euro con i cigni vale al massimo 10 euro.