Se sei in sovrappeso, tutti questi integratori non funzioneranno: ecco la lista

Gli integratori alimentari sono alimenti esibiti in piccole unità di consumo come capsule, compresse, fialoidi e simili. Si contraddistinguono come fonti concentrate di nutrienti o altre sostanze ad effetto “fisiologico” che non hanno una finalità di cura, caratteristica esclusiva dei farmaci, perché sono creati per aiutare l’organismo a regolare specifiche funzioni per andare a diminuire i fattori di rischio di malattia.

Se sei in sovrappeso, tutti questi integratori non funzioneranno: ecco la lista

Non è però tutt’oro ciò che luccica, difatti diversi integratori possono persino essere rischiosi per la nostra salute. Oggi vedremo una lista dei peggiori integratori.

1) Al primo posto troviamo un integratore di origine USA, che è risultato comprendere anfetamina una sostanza anoressizzante e psicotropa. Tale stupefacente è vietato anche nei farmaci per dimagrire e men che meno è ammesso negli integratori alimentari, per definizione inidonei a curare malattie.

2) In altri prodotti è stato all’opposto rinvenuto acido salicilico, un principio attivo utilizzato per la cura di psoriasi e acne, ma concepito per l’utilizzo topico e senza ingestione. In un caso, l’etichetta indica di ingerirne due capsule al giorno, nell’altro racconta il massaggio, ma il formato in capsula è dirottante.

3) Poi, secondo uno studio, gli integratori di vitamina D potrebbero non operare bene se si è in sovrappeso oppure obesi. Infatti, dalla ricerca si è osservato che le persone in sovrappeso o obese hanno un fattore di rischio per una successione di problemi di salute tra cui cancro, malattie cardiache e ictus hanno avuto un beneficio esiguo dagli integratori.

I ricercatori di Brigham volevano guardare se il peso corporeo aveva un ruolo, pertanto hanno analizzato nuovamente i dati di un sottogruppo più piccolo di 16.000 partecipanti che avevano anche osservato analisi del sangue all’inizio della sperimentazione e fino a due anni dopo lo studio.

Hanno anche rammentato che il sovrappeso potrebbe danneggiare la capacità del corpo di generare o predisporre la vitamina D, conducendo a una carenza.

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