Chiamato in ambito giornalistico con termini come “oro nero” , il petrolio costituisce ancora oggi una delle più importanti risorse economiche energetiche in ambito mondiale, che ha condizionato nel corso degli ultimi secoli la politica e tanti altri fattori. Il petrolio inoltre è una delle risorse “basilari” per definire la ricchezza economica ad energetica, ma quanto costa oggi?
Quanto costa oggi il petrolio? Ecco la risposta che sorprende tutti
L’importanza è legata al processo di utilizzo che per secoli è stato praticamente non sfruttato, se non per alimentare lampade: uno dei primi europei a rilevare questa sostanza scura, maleodorante ed appicciccosa è stato Marco Polo durante il famoso tratto verso l’Oriente, in quanto sgorgava effettivamente da delle pietre.
Con lo sviluppo dei primi macchinari industriali, questa risorsa è divenuta fondamentale, ed oggi viene utilizzata per innumerevoli impieghi, a partire dai combustibili fino ai carburanti. Ma non tutte le tipologie di petrolio sono uguali, quelle utilizzate per il calcolo economico sono prevalentemente due, il Brent ed il WTI.
Come qualsiasi altra risorsa, il petrolio viene influenzato da diversi vari fattori, alcuni molto chiari, altri più complessi ma in linea generale gran parte delle nazioni sta iniziando a ridurre la dipendenza da questa risorsa come altre che sono considerabile non rinnovabili (in quanto altamente inquinanti) oltre che fondamentalmente legate alla disponibilità del territorio.
Nel contesto “difficile” come quello energetico, il petrolio Brent che viene utilizzato prevalentemente come combustibile e per i carburanti risulta essere aumentato molto in particolare con il 2022, passando dai circa 25 dollari al barile ad oltre 130 euro dello scorso anno.
Attualmente il Brent è in sensibile flessione ma resta sugli 86 euro al barile, un po’ di meno per il WTI, ossia il West Texas Intermediate, anche noto come Texas Light Sweet, una forma di miscelazione di petrolio di origine statunitense, che è attualmente quotato a 76 euro.