Avere un conto in banca costituisce a qualcosa di estremamente “normale” nonchè profondamente accettato sotto ogni punto di vista, anche e soprattuttto con l’affermazione di diverse forme di strumenti come lo smartphone, che ha parzialmente ridotto l’importanza delle filiali. Oggi esistono varie tipologie di conto in banca, e tra le più discusse e “chiacchierate” c’è quello coinntestato, ma cosa comporta?
Conto in banca cointestato, cosa comporta? Ecco la spiegazione
Si può definire conto cointestato una differenziale nei confronti di un normale conto corrente che permette di condividere parzialmente o totalmente le possibilità e le funzioni.
In Italia esistono due tipologie distinte di conto corrente cointestato, quello a firma disgiunta e quello a firma congiunta, che differenziano molto nella sostanza, in quanto quello a forma disgiunta non fa distinzioni nelle possibilità di operazione, in quanto tutti i coitestatari possono effettuare le stesse senza distinzione, con pari diritti.
Questa forma di conto è quella che comporta più libertà tra i cointestatari non essendo necessaria una controfirma da parte degli altri quando qualcuno effettua qualche operazione.
Il conto a forma congiunta invece è maggiormente limitante in quanto ogni operazione è autorizzata solo quando tutti i cointestatari l’hanno confermata tramite la cosiddetta controfirma, e quindi risulta più stringente ma anche gestibile in maniera più efficiente.
In caso di divorzio si tende a dividere in parti uguali l’importo presente sul conto cointestato ma molto cambia dalla tipologia di entrate ad esempio se queste provenivano dal lavoro esclusivo di uno solo dei due coniugi.
In caso di decesso di uno dei cointestatari l’intero importo viene “congelato” in attesa delle disposizioni evidenziate dal codice civile o dal testamento se presente e va in eredità.
Qualsasi conto standard può essere reso cointestato in qualsiasi momento, semplicemente facendo domanda in filiale oppure nel caso di conti online, inviando la documentazione completa dei cointestatari alla banca.
