Pensione, ecco la novità che sorprende tutti: cosa sta succedendo?

La pensione, definita come applicazione generica, è un tema che fa sempre molto “rumore” nell’attuale panorama politico e sociale, in particolare perchè in Italia è abbastanza normale dover affrontare, da parte delle forze politiche  in carica. In particolare la pensione resta un concetto quasi “sacro” ma che deve fare i conti con una popolazione dall’età media sempre più avanzata, oltre che dalle  oramai consuete disparità che fanno parte del nostro tessuto sociale in ambito lavorativo.

Pensione, ecco la novità che sorprende tutti: cosa sta succedendo?

Alla fine di ogni anno solare, viene effettuata da parte del governo in carica la cosiddetta perequazione, una forma di riequilibrio legato al contesto dei consumi e dell’inflazione. In buona sostanza, l’esecutivo sviluppa una forma di aumento più o meno generalizzato in merito agli importi pensionistici così da mantenere attivo il potere d’acquisto degli improti. Ma è un concetto che può essere modificato anche in “corso d’opera”.

In attesa di una riforma delle pensioni in programma per il 2024 infatti, l’esecutivo ha già da tempo promesso diversi aumenti importanti, in modo specifico per le categorie di pensionati in maggior difficoltà, come i percettori di pensione minima.

A luglio infatti dovrebbe scattare il contesto arretrati per alcune categorie di  pensionati,  seguendo tra l’altro gli aumenti frutto della perequazione che ha portato ad un aumento del 1,5% e che  dovrebbe corrispondere al 2,7% il prossimo anno.

Nel corso dei prossimi mesi i titolari di pensione minima chee hanno compiuto almeno 75 anni sarà garantito un incremento del 6,4% il che si traduce su un assegno mensile  pensionistico sensibilmente maggiore passando dagli attuali 563,74 euro a 600 euro precisi per gli over 75.

La soglia di aumento per gli under 75 ossia chi ha meno di questa età resta sul già citato 1,5 % di incremento, poco meno di 9 euro  mensili,  ma a luglio saranno emessi anche gli arretrati corrispenti ai primi mesi del 2023, nello specifico 50 euro per gli under 75 e ben 216 per chi ha più di 75 anni.

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