Partita IVA: qual è il miglior regime da aprire per pagare meno tasse?

La Partita IVA corrisponde ad una forma di identificazione che definisce uno stato di lavoratore indipendente, e che quindi deve provvedere in maniera teoricamente autonoma (o con l’ausilio di un professionista) al proprio “inquadaramento” dal punto di vista fiscale. Tendenzialmente chi detiene una Partita IVA tende ad avere maggiori grattacapi rispetto ai dipendenti da questo punto da vista anache perchè la definizione di professionista è a dir poco aleatoria.

Partita IVA: qual è il miglior regime da aprire per pagare meno tasse?

Esistono infatti varie forme di regimi fiscali che gli indipendenti possono utilizzare, e probabilmente la forma più “agevolata” anche dallo stato è costituita dal Regime Forfettario una sorta di “mini partita IVA” che corrisponde ad un regime fiscale agevolato che dal 2014 ha preso il posto del precedente regime dei minimi.

Questa forma di regime fiscale si basa sull’applicazione di una sola imposta sostitutiva, con aliquota al 15%, ma che può ridursi del 5 % nei primi 5 anni dall’apertura, in base ad alcuni requisiti.

I forfettari versano una minore quantità di tasse, per via della sostituzione dei normali tributi in un’unica soluzione, ed hanno una forma di documentazione più “leggera” e quindi un lavoro “burocratico” minore.

Per usufruire del “bonus start up”, ossia della forma di riduzione dell’aliquota da 15 % a 5 % sono tuttavia necessari alcuni requisiti:

  • Nei 3 anni precedenti all’apertura del regime forfettario il titolare non deve aver intrapreso alcuna faorma di  attività artistica, professionale o d’impresa.
  • Eccezion fatta per figure professionali come quelli di tipo medico il nuovo regime non deve essere inquadrato come forma di continuazione ad uno precedente.

Tra i requisiti principali per diventare parte del regime forfettario vi è un limite di reddito acquisito, che proprio nel 2023 è stato aumentato: l’insieme di queste somme non deve superare gli 85.000 € annui. Se la soglia viene superata, il titolare del regime forfettario dovrà obbligatoriamente “passare” ad un’altra forma di Partita IVA.

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