Percepire meno denaro in busta paga corrisponde ad uno dei più grandi timori del lavoratore dipendente “medio”, anche se a ben vedere anche una condizione di non aumento, con l’attuale inflazione che presenta livelli elevati, è una forma di riduzione. Nel contesto attuale, l’esecutivo in carica è impegnato a “ritoccare” sotto varie forme svariate tipologie di buste paga, in generale dove viene ritenuto sia presente maggiore urgenza, ma anche nel corso dell’anno solare le buste paga possono presentare aumenti e riduzioni, come nel mese di aprile 2023.
Chi avrà riduzioni in busta paga per il mese di Aprile? “Attenzione”
In linea di massima, le buste paga stanno sensibilmente aumentando, seppur di pochi punti percentuali, per far fronte all’oramai conclamata forma di crisi dovuta proprio all’inflazione, che porta ad una perdita di valore del denaro, evidente dall’aumento dei prezzi.
Per contrastare l’inflazione generalmente si opera sull’aumentare il livello di consumi ed agevolare il commercio, operazione possibile aumentando sensibilmente gli importi in busta paga, così da aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori.
Nel contesto primaverile l’esecutivo è solitamente intento ad aggiornare e modificare i vari accordi con i CCNL come i contratti ed anche ad aprile non si fa eccezione.
Attraverso la legge di bilancio ad esempio sono stati concepiti sensibili aumenti per i docenti che andranno a percepire condiserando tutto l’anno
124 euro lordi al mese, 101 già ottenuti nei primi mesi del 2023, ed i restanti 23 in più in busta paga in un contesto temporale che andrà tra aprile e maggio 2023.
Tutti i lavoratori che fanno parte del contesto lavorativo dei Contratti commercio nel corso del 2023 riceveranno globalmente un aumentto di poco più di 700 euro, dilazionati però 200 euro con la retribuzione di gennaio 2023 e 150 euro nella busta paga di marzo per poi ottenere circa 30 euro al mese dalla busta paga di aprile 2023 in poi, fino a fine anno.