Il Superenalotto rappresenta uno dei più grandi successi della Sisal, già sviluppatrice di altre forme di attività ludica durante il 20° secolo, come il Totocalcio e l’Enalotto che per diffusione e quantità di partecipazioni ludiche non sono comunque comparabili con il Superenalotto, divenuto una forma di ambito conosciuto anche da parte di chi non è notoriamente un giocatore vero e proprio. Culturalmente infatti termini come “fare il 6”, le estrazioni settimanali ed i sistemi sono ormai entrate nell’immaginario collettivo.
Quanto vince chi fa 6 al SuperEnalotto? Ecco la cifra ufficiale
Il Superenalotto è stato concepito dal 1997 da Rodolfo Molo, ex presidente SISAL e figlio di Geo Molo, che fu uno degli inventori del Totocalcio e proprio da quest’ultimo la prima forma di Superenalotto trae più di qualche spunto.
Nel corso degli anni la struttura però è cambiata ed oggi può considerasi una tipologia di gioco d’azzardo numerico a totalizzatore, che non ha un importo di vincita fisso ma che viene gestito in base al periodo e dal montrepremi di turno, montepremi che inevitabilmente aumenta con il passare del tempo, a fronte di vincite non capitalizzate.
La struttura è varia in quanto è possibile ottenre vittorie anche con 2 numeri indovinati su 6, anche se è proprio il 6 “secco” la forma di vincita che costituisce l’ambizione, anzi il sogno per milioni di giocatori, sogno perchè la probabilità è molto ridotta.
Non è un caso che di recente chi è riuscito ad aggiudicarsi la massima posta in palio, intaccata addirittura da quasi 2 anni, ha ottenuto ll corrispettivo pari a più di 371 milioni di euro, vinti attraverso un sistema che ha portato 90 fortunati a condividere la giocata e l’importo che è stato dilazionato in più di 4 milioni per vincitore.
Il “nuovo” importo del Superenalotto è comunque sensibilmente elevato, che ad oggi ammonta a 60.100.000 milioni di euro, molto meno rispetto ai 371 ma comunque indubbiamente in grado di “cambiare vita”.