Le bollette costituiscono la vera “normalità” , tra le spese maggiormente influenti e significative per quasi tutti i contesti familiari e non è un caso che i governi europei abbiano dovuto apportare delle modifiche sostanziali legate agli importi, nella fattispecie a causa dei rincari dovuti all’emergenza energetica, in particolare per le bollette di luce e gas.
Bollette luce e gas, fate attenzione a questa voce: ecco quale
Le bollette di luce e gas infatti costituiscono quelle “principali” per importanza, in modo importante perchè buona parte delle risorse necessarie per averne utilizzo sono soprattutto importate e presenti in ridotte quantità nel nostro paese.
Ma non sono mai completamente “decisive”, nel senso che si tratta comunque di strumenti che sono soggetti a scadenze ed errori, ed è anche per questo motivo che le bollette vanno sempre attenzionate in modo particolare principalmente per alcune voci che devono essere obbligatoriamente presenti.
In primis, quella legata alla tipologia di lettura effettuata, a seconda del distributore di energia, i consumi possono essere basati su stima oppure effettivamente calcolati sul conteggio vero e proprio. La bolletta, cartacea o virtuale che sia, deve riportare le metodologie, e se viene rilevata una lettura sulla stima, l’utente può fare sempre richiesta di una lettura “precisa”.
Va inoltre considerata la prescrizione, ossia la forma di “scadenza” più diffusa per questi documenti. La prescrizione applicata alle bollette manifesta il periodo di validità entro il quale il fornitore può effettivamente rendere queste “inutili” se trascorso un numero sufficiente di tempo.
La prescrizione cambia a seconda dalla data di emissione, infatti per quelle della luce fino al 2 marzo 2018, la prescrizione resta di 5 anni, dal giorno dopo passa a 2 anni. Idem per quanto riguarda quelle del gas che ancora oggi fino al 1° gennaio 2019 si prescrivono ancora oggi in 5 anni, mentre se emesse succssivamente il termine è ridotto a 2 anni.