Barolo e Barbera: in cosa si differenziano i vigneti iconici del Piemonte

I prodotti dell’enoteca nazionale interessano un numero in costante aumento di persone, e non a caso la passione verso i vini italiani sta crescendo enormemente giorno dopo giorno. Ogni territorio ha le sue tradizioni nell’ambito dell’enologia, per cui occorre informarsi profondamente a riguardo in modo da sapersi orientare al meglio. Ad esempio, in Toscana i vini più prestigiosi sono il Brunello di Montalcino ed il Chianti Classico, ma ciò non toglie che si possa comunque andare alla scoperta degli altri prodotti locali per scegliere autonomamente quali sono i migliori in assoluto. Infatti, ciascun vigneto viene curato per riuscire a ricavare dei vini unici per sapori e profumi, e inevitabilmente sono le caratteristiche territoriali a conferire loro una certa personalità.

Nel suggestivo scenario delle colline del Piemonte, due celebri vigneti si ergono come simboli della tradizione vinicola della regione: il Barolo e il Barbera. Questi due vini rappresentano l’eccellenza enologica del territorio piemontese, ciascuno con le proprie caratteristiche distintive – di cui si parla diffusamente anche su Winemeridian.com, una delle maggiori riviste sul vino presenti sul web – e il proprio fascino unico. Volendo fare una descrizione superficiale e sintetica, il Barolo, conosciuto come il Re dei vini per la sua nobiltà e complessità, si distingue per il suo colore rosso granato intenso e i profumi avvolgenti di frutta matura, spezie e note terrose. Il Barbera, invece, si presenta con una personalità più fresca e vivace, caratterizzato da un colore rubino brillante e un bouquet fruttato e floreale. Entrambi i vigneti incarnano l’arte millenaria della viticoltura piemontese e sono ammirati sia a livello nazionale che internazionale. Ma, per approfondire l’argomento qui sollevato: in cosa si differenziano questi iconici vigneti del Piemonte?

Barolo e Barbera: differenze territoriali

Ci sono innanzitutto delle differenze territoriali da sottolineare, poiché come premesso sono proprio tali caratteristiche a conferire una certa personalità ai vini. Il Barolo aderisce perfettamente alle terre delle Langhe pur essendo legato ad un vitigno abbastanza fragile. Eppure, nonostante quest’ultima peculiarità, il Barolo è oggigiorno diventato un vino forte e a tratti austero, e prende il nome dall’omonimo comune della zona di Alba. La Barbera invece è un vino legato ad un vitigno adattabile e che quindi non ha avuto difficoltà a prendere le misure al tipo di terreno e al clima dell’astigiano; nel tempo è diventata l’uva piemontese per eccellenza.

La Barbera è uno dei vini più giovani, graffianti e morbidi del Piemonte, tant’è che è stata definita la Mamma dei contadini locali. Il suo profumo di mora e di prugna è inebriante, così come il solo colore rosso rubino affascina sin dal primo sguardo; passando al gusto, la Barbera è acida, accattivante e complessivamente avvolgente. Il Barolo, invece, è considerato il re dei vini in quanto il lungo affinamento prima in legno e poi in bottiglia genera più aromi raffinati ed intensi, con tanto di note di spezie e liquirizia.

La differenza negli abbinamenti

Come sottolineato, il Barolo e la Barbera presentano delle differenze prima di tutto territoriali, e questi due vigneti iconici del Piemonte hanno perciò consentito ai contadini di produrre vini molto diversi ma entrambi eccellenti che presentano delle differenze negli abbinamenti. Il vino Barolo è il re dei rossi, è considerato adatto ad ogni pasto e alla meditazione, ma in realtà la sua composizione storico-culturale evidenzia i sentori di frutta matura e di fiori appassiti, così come di cuoio e di lacca, e non mancano le note morbide di liquirizia e noce moscata. Il tutto viene poi rafforzato dal pepe e dall’anice, due ingredienti di spessore nelle terre delle Langhe. Dunque, il Barolo è un vino che si sposa con piatti completi e strutturati, come per esempio gli arrosti brasati e la selvaggina, i formaggi stagionati, il cioccolato e persino il marrons glacés. La Barbera ha invece un sapore fresco, sapido e con delle note fruttate, vegetali e speziate, per cui si abbina ad alimenti quali: formaggi semiduri, salumi, zuppe, bolliti, carni bianche e rosse.

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