Impossibile quantificare l’importanza “sociale” e culturale delle app di messaggistica istantanea, Whatsapp in testa, che in un numero di anni comunque ristretto, è riuscita a prendere il posto della maggior parte della concorrenza, pur non costituendo la forma più “sicura” di messaggistica di questo tipo. Utilizzata da miliardi di persone, Whatsapp viene anche sfruttata dai giovani e giovanissimi, minori inclusi.
Whatsapp: è legale leggere le chat dei propri figli? Parla l’esperto
Whatsapp non troppi anni fa ha cambiato la regolarizzazione dell’età minima per l’utilizzo che è stata portata da 13 a 16 anni, anche se non esiste ancora una forma di identificazione quindi è abbastanza normale “mentire” su questo dato.
Anche se si tratta di uno strumento molto utile, è facile sfruttarlo in modo “poco ortodosso” come evidente anche dalle numerose forme di operazioni illecite, anche perseguibili dai minori che comunque hanno una serie di diritti legati alla privacy, da sempre un problema importantissimo e “spinoso” da parte di aziende come META che “controlla” Whatsapp ma anche Instagram e Facebook. Risulta legale per i genitori “spiare” le chat dei figli minorenni?
Da quasi 20 anni la corte di cassazione ha migliorato il concetto di tutela dei minorenni e come evidenziato dalla regolamentazione nello specifico che recita: il dovere di vigilanza dei genitori deve sostanziarsi in una limitazioni sia quantitativa che qualitativa di quell’accesso, al fine di evitare che quel potente mezzo, fortemente relazionale e divulgativo, possa essere utilizzato in modo non adeguato da parte dei minori, risulta essere lecito in praticamente ogni caso leggere le chat dei propri figli da parte dei genitori o dei tutori, almeno fino alla maggiore età.
Diverse sentenze italiane come quella di Parma di alcuni anni fa hanno ribadito questo concetto in tempi recenti in quanto il minore, anche se non fisicamente presente nella stessa abitazione, resta sotto la tutela legale fino alla maggiore età.