Il Superenalotto è sicuramente una delle attività ludiche maggiormente chiacchierate, diffuse e profittevoli da parte del sistema concepito dalla Sisal, pur rappresentando una forma di evoluzione di concetto non nuovo ma che è stato reso maggiormente moderno ed appetibile per tantissimi, arrivando a diventare anche molto importante per lo stato italiano. E come tutti i fenomeni di massa spesso risulta essere soggetto di discussione. Ma il SuperEnalotto è “pulito” o truccato?
Il SuperEnalotto è truccato? Pazzesco, ecco la risposta
Il sistema alla base del Superenalotto è qualcosa di complesso ma comunque conosciuto, e si basa sull’esetrazione di una quantità di numeri definita, dall’1 al 90 che poi sono quelli conosciuti dal Lotto.
Banalmente il funzionamento basilare prevede una vittoria in denaro di premi differenti al seconda del momento, seguendo il concetto di probabilità di estrazione. Logicamente, più si è forttunati ad indovinare i numeri estratti (da 2 a 6), maggiore sarà l’importo vinto.
Il sistema aggiornato del Superenalotto è però stato aggiornato da sistemi molto diversificati che possono rendere il tutto più appetibile, anche se la statistica dice chiaramente che l’algoritmo che porta al 6 è il più difficile per probabilità: effettuando una giocata singola secondo il sistema tradizionale infatti la possibilità di vincere il 6 è solo 1 su 622.614.630, infatti dal 1997 ad oggi solo poco più di un centinaio di volte è stato estratto il 6.
La struttura di gioco semplice, con le numerose possibilità di vincere, anche importi inferiori con meno numeri da indovinare, unito a montepremi che sono quasi sempre corrispondenti a decine se non centinaia di milioni di euro, portano il Superenalotto ad essere uno dei giochi ad estrazione maggiormente apprezzati e fruiti in senso assoluto.
E non ci sarebbero basi per definirlo truccato: il sistema di probabilità già lo rende quasi impossibile da sbancare per i motivi descritti, anche se i sospetti in relazione alle estrazioni difficilmente passeranno di moda in futuro.