Cosa fare quando ti punge un’ape? Ecco la risposta

Le api non sono solite pungere a meno che si tratti di una caso estremo, per proteggere l’alveare. Dato che il pungiglione è unito al loro apparato digerente, nel momento in cui pungono il primo rimane impigliato nella  pelle e cosi’ anche parte dello stomaco delle api, portandole alla morte.

Le api utilizzano il pungiglione come meccanismo di difesa per iniettare il loro veleno nei nemici. Ma, come menzionato, si tratta di un caso estremo.

Puntura delle api: sintomi

La puntura delle api è abbastanza dolorosa e può provocare una reazione locale moderata, ma ha una reazione allergica, puo’ dare una reazione più severa.

Ecco cosa succede quando un’ ape ci punge:

  • dolore intenso e immediato
  • bruciore
  • prurito
  • arrossamento
  • gonfiore

Questi sintomi sono causati dalle sostanze inoculate dall’insetto e si risolvono nel giro di poche ore.

Per constatare la presenza dell’appendice dell’insetto, basta osservare se al centro del pomfo c’è un puntino più scuro.

Nel caso in cui fosse presente è bene rimuovere il pungiglione nel più breve tempo possibile così che il liquido velenoso non continui a propagarsi nella pelle. Per rimuovere il pungiglione utilizziamo un ago o delle pinzette – sterilizzati.

Disinfettiamo prima con cura la zona da trattare. Durante quest’operazione, cerchiamo di non stringere la pelle tra le dita o schiacciare il pungiglione. Per estrarlo dobbiamo prenderlo verso la cute, dal basso.

In situazioni normali, il gonfiore raggiunge il suo picco massimo entro 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni.

Cosa provoca il veleno delle api

In casi normali, il veleno d’ape provoca reazioni che vanno dal dolore localizzato seguito da una sensazione di calore e prurito. In casa di allergie gravi, si può rischiare lo shock anafilattico, uno stato di ipersensibilità che può degenerare in una reazione violenta.

Lo shock anafilattico richiede una terapia medica d’urgenza per la somministrare farmaci anti-shock come l’adrenalina o antistaminici.

Rimedi naturali

Ecco quello che la Natura ci mette a disposizione per curare le punture:

  • Bicarbonato: mescoliamo una piccola quantità con dell’acqua in modo da ottenere un composto spalmabile da applicare direttamente sulla puntura. Lasciamo agire per un quarto d’ora circa e risciacquiamo con acqua fredda.
  • Olio d’oliva: è un ottimo antinfiammatorio e ne bastano solo un paio di cucchiai da lasciare sulla pelle punta per almeno 20 minuti.
  • Aceto o limone: questi ingredienti aiutano ad alleviare l’infiammazione. Applichiamo una fettina di limone o un batuffolo imbevuto di aceto sulla zona interessata per un sollievo immediato.
  • Miele: il miele può aiutare nella guarigione sie di ferite che alleviare dolore e prurito. Ne basta una piccola quantità da applicare e coprire sulla zona interessata con una garza sterile per circa un’ora.

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Salvina Marsiglia
Salvina Marsiglia è una celebre copywriter italo-americana con una passione travolgente per i rimedi casalinghi e il fai da te. Cresciuta immersa nelle tradizioni familiari italiane e nell'energia creativa americana, Salvina ha combinato le sue radici culturali con la sua creatività innata per diventare un'autorità nel mondo dei rimedi fai-da-te. Attraverso i suoi articoli e le sue guide, condivide con il pubblico la sua vasta conoscenza di soluzioni pratiche e naturali per la cura della casa, della salute e della bellezza. Grazie alla sua capacità di comunicare in modo chiaro e coinvolgente, Salvina ha guadagnato una vasta schiera di seguaci che apprezzano i suoi consigli pratici e ispiratori. La sua missione è quella di rendere accessibili a tutti i segreti del fai-da-te, trasformando le case in spazi accoglienti e salutari in modo semplice e divertente.
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