Il concime scade? Ecco la verità, assurdo

La concimazione è fondamentale per la crescita delle piante e assicurare che ricevano tutti gli elementi di cui hanno bisogno per essere sane. La concimazione va effettuata distribuendo un determinato concime, a seconda del tipo di esemplare, ma è anche vero che tra i diversi prodotti in commercio ci si può confondere. Si trovano  concimi liquidi, granulari, a lenta cessione, complessi, organici. In base alle nostre esigenze occorre imparare a leggere le etichette sulle quali troviamo tutte le informazioni necessarie.

La caratteristica più importante di un concime è la composizione. Su ogni prodotto vengono indicati i simboli e le percentuali dei singoli elementi minerali presenti: il fosforo viene espresso come anidride fosforica (P2O5), il potassio come ossido di potassio (K2O) e l’azoto come elemento elementare (N).

In primavera va scelto un concime con una concentrazione elevata in azoto e fosforo ma basso di potassio. E viceversa nel periodo estivo. Non importa di quale tipo di concime scegliamo per fertilizzare il terreno, perché non dobbiamo dimenticare di eseguire un’irrigazione dopo la procedura. L’acqua è indispensabile per solubilizzare le sostanze nutritive.

Ma il fertilizzante ha una scadenza?

La risposta a questa domanda dipende da che tipo di fertilizzante si tratta. Per esempio, il fertilizzante liquido per prati e piante può durare fino a dieci anni se viene conservato correttamente. È bene tenere il concime al riparo dal sole ed evitare di esporlo a temperature rigide che ne causano il congelamento.

Il concime granulare, d’altro canto, non ha una data di scadenza precisa, a patto che sia conservato secondo le istruzioni del produttore. Ma ci sono delle eccezioni, per esempio: se il fertilizzante contiene pesticidi o erbicidi, è bene controllare la data di scadenza sulla confezione, poiché con il tempo possono perdere la loro efficacia.

Per quanto tempo si può conservare il concime granulare

I fertilizzanti organici liquidi che sono tipicamente a base di alghe, durano all’incirca cinque anni prima che gli ingredienti diventino rancidi. Nel caso di dubbio, ricordiamo che questi fertilizzanti hanno un odore forte e offensivo quando sono freschi, per cui può essere difficile stabilire quando sono andati a male.

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