Queste categorie potranno andare in pensione anticipata: LISTA

In Italia la pensione è globalmente percepita come qualcosa sempre più “lontana” rispetto al proprio ciclo vitale, addirittura irraggiungibile per molti anche se in parte ciò è causato da un’età media sensibilmente sempre più elevata rispetto a poche generazioni fa. Una percentuale sempre più alta di italiani deve fare ricorso alla cosiddetta pensione anticipata, che oramai rappresenta circa la metà delle domande di pensionamento alternative a quella di vecchiaia. Ma quali sono le categorie di lavoratori che potranno chiedere “lecitamente” la pensione anticipata?

Queste categorie potranno andare in pensione anticipata: LISTA

La pensione anticipata è sempre più utilizzata in primis perchè l’età media è più alta, quindi i lavoratori più “grandicelli” in parte devono sopperire ai posti di lavoro, ma anche perchè in molti casi non è “conveniente” se non addirittura possibile uscire dal mondo del lavoro con un buon livello di contributi accumulati.

L’età minima per fare richiesta della pensione di vecchiaia è di 67 anni con almeno 20 anni di contributi accumulati, mentre la forma “Basica” di pensione anticipata non ha tra i requisiti l’età anagrafica, ma solo quella contributiva: 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Nel corso degli anni sono state messe a punto altre tipologie di pensionamento alternative, che fanno ricorso del sistema misto (ossia che prevedono un minimo di anni contributivi e anagrafici) ma che corrispondono anche a categorie definite, come i lavoratori precoci, ossia coloro che hanno iniziato a versare contributi in maniera continuativa e con almeno 41 anni di contributi.

Possono farne richiesta i disoccupati, chi ha una disabilità di almeno il 74 %, oppure se sono caregiver da almeno 6 mesi, o ancora se fanno parte della categoria dei lavoratori gravosi o mestieri usuranti.

Questi requisiti sono anche gli stessi che permettono l’ausilio di Ape Sociale, una forma di pre pensionamento ottenibile con almeno  63 anni di età e con un ammontare di contributi in base alla categoria, tra i 30 e i 36 anni.

Modificata ancora Quota 102, che è divenuta Quota 103,  ossia la possibilità di ottenere la pensione (l’assegno non può essere superiore a 5 volte la pensione minima), ottenibile con almeno  62 anni d’età e 41 anni di anzianità contributiva.

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