Il bollo auto è una tassa regionale che deve essere pagata da tutti i possessori di un veicolo a motore. Per le auto, la scadenza può essere ad aprile, agosto e a dicembre ma si può anche pagare entro il mese successivo alla data di scadenza. Per le vetture nuove, il bollo va saldato entro il mese di immatricolazione.
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Chi non paga questa tassa, entro il periodo previsto può avere delle sanzioni. Se la persona non salsa entro i 15 giorni successivi all’ultima data per il pagamento, dovrà verserà una sanzione pari allo 0,1% della tassa per ogni giorno di ritardo. Sale poi a 1,67% per un ritardo tra i 30 e i 90 giorni, oltre agli interessi di mora.
Dopo tre mesi invece la sanzione sarà di 3,75% dell’imposta originaria. Se invece si supera l’anno ci sarà una multa pari al 30% del tributo, più gli interessi moratori, che si calcolano per ogni semestre.
La regione potrà mandare un avviso di pagamento a seguito di un accertamento. Il termine massimo è di 3 anni, dato che poi questo pagamento va in prescrizione. L’avviso in questione prevede che la somma sia scritta a ruolo e poi venga comunicata all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La Regione può inviare un avviso di pagamento a seguito di accertamento. Il termine massimo per eseguirlo è di tre anni: ricordiamo infatti che il pagamento del bollo auto si prescrive proprio dopo tre anni, un periodo che decorre dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui l’imposta deve essere versata.
L’avviso di pagamento comporta che la somma dovuta venga iscritta a ruolo, e contestualmente comunicata all’Agenzia delle entrate-Riscossione, che provvederà alla notifica della relativa cartella esattoriale per l’importo non versato.
Successivamente scatterà il fermo amministrativo se continuerà a non pagare nei successivi 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale. Con questo fermo ovviamente, l’auto non può circolare.