Il Superenalotto da tempo non corrisponde più all’unica forma di lotteria ad estrazione con premio variabile come era un tempo, tuttavia mantiene una certa nomea ed influenza culturale che lo ha portato ad essere una delle attività ludiche, legate all’idea del gioco d’azzardo regolamentato dalla Sisal, una delle principali agenzie che si occupa della gestione di queste attività. Buona parte del success del Superenalotto proviene da un funzionamento divenuto familiare che si è diversificato nel tempo ma che fa ricorso ad una forte componente “umorale” in quanto porta avanti l’affermazione di un “sogno”, ossia “azzeccare” il 6, la combinazione di numeri indovinati per eccellenza.
6 al superenalotto, ecco la vincita pazzesca: “da non credere”
Indovinare il 6 è infatti molto complicato, per questo motivo a portare avanti il successo di questo gioco sono intervenute diverse altre possibilità di vincita oltre ad un continuo aggiornamento del regolamento.
Il 6 resta la forma di vincita più importante, anche perchè il premio è stato estratto meno di 130 volte dal 1997 ad oggi mentre la frequenza delle estrazioni è passata da 2 a 3 volte a settimana.
Le vincite “record” sono poche e tutte molto “danarose” anche perchè in caso di mancate vittorie, il montepremi tende ad aumentare progressivamente nel suo importo e ciò risulta essere anche una delle condizioni “attraenti” da parte dei giocatori. Anche se statisticamente le probabilità di vittoria sono molto ridotte, il Superenalotto è una delle attività più remunerative della categoria.
Proprio nelle scorse settimane, nel mese di febbraio 2023 è stata ottenuta la vittoria più alta della storia del gioco in questione, pari ad oltre 371 milioni di euro, jackpot ottenuto dopo quasi 2 anni di assenza dai vincitori.
La combinazione è stata vinta attraverso l’ausilio di un sistema di giocata condivisa che ha portato 90 individui ad effettuare la giocata sulla sestina rivelatasi vincente. L’importo è stato suddiviso per i vincitori che hanno ottenuto così più di 4 milioni di euro l’uno.
