La quota 103, è stata introdotta dall’ultima legge di bilancio, per evitare un passaggio estremamente brusco passando ai regimi ordinari. Gli iscritti alla gestione Inps, possono quindi andare in pensione con 62 anni d’età e 41 anni di contributi.
Questo trattamento però, fino alla soglia di vecchia, non può essere comulabile con un altro reddito di lavoro. Inoltre, la legge prevede che non possa superare il livello pari a 5 volte il minimo Inps.
Pensioni, possibile proroga per quota 103: cosa sta succedendo?
Non è però presente ancora nessun accorgo su una riforma strutturale delle pensioni. Per il momento, esiste solo la proroga di un anno della quota 103, ovvero il pensionamento a 62 anni di età e 41 anni di contributi. La Meloni ha già fissato le sue priorità con la riforma del fisco, il governo infatti, vuole cercare di eseguire un taglio sulle tasse.
C’è però da dire che si tratta di una cosa molto difficile dato che si potrebbero mettere in discussione i rapporti con le istituzioni europee. La riforma per le pensioni sembra essere molto lontana e proprio per questo motivo i sindacati sono molto preoccupati.
Sono già avvenute due riunioni tra governo e sindacati e la terza ancora non si sa quando si farà, risulta però essere la più importante è la più decisiva. Si dovrebbe infatti discutere delle misure da adottare nel 2024, per superare la legge Fornero, in questo modo da far anticipare la pensione.
Il governo di Giorgia Meloni ha posto il superamento della legge Fornero come obiettivo da raggiungere durante la sua legislatura. C’è da dire però, che questa riforma sembra essere sempre rimandata a causa di altre questioni, ritenute più importanti come il fisco, lo stop al superbonus, l’addio al reddito di cittadinanza, la questione migranti e le conseguenze della guerra in Ucraina. Non ci resta che attendere e vedere come si svilupperà la questione.
