La bellezza della Cattedrale di Santa Maria del Fiore: ecco perché è tanto famosa

Con la sua mole gigantesca, la cattedrale di Santa Maria del Fiore, insieme al Battistero e al campanile di Giotto, rappresenta il cuore di Firenze. Una volta costruita, nel Quattrocento, era la più grande chiesa d’Europa, oggi è la quinta in assoluto, dopo San Pietro, la cattedrale di Saint Paul di Londra, il duomo di Siviglia e quello di Milano.

La sua storia

Devi sapere che prima che venisse costruita Santa Maria del Fiore c’era qui una chiesa più antica dedicata a Santa Reparata, costruita probabilmente nel VI secolo. Nel 1200 questa chiesa era diventata troppo piccola in rapporto alla popolazione della città ed era anche piuttosto fatiscente. I fiorentini hanno deciso allora di costruire una nuova Cattedrale, più bella e grande, seguendo lo stile gotico in voga a quel tempo. L’ambizione era tanta: si voleva che fosse la chiesa più grande del mondo! E per questo scopo è chiamato l’archistar dell’epoca: Arnolfo di Cambio. I lavori sono iniziati nel 1296 ma ci vollero ben 140 anni e molti architetti per completare la struttura. Nel 1436 la chiesa venne terminata grazie al magnifico progetto della Cupola ideata da Filippo Brunelleschi.

Le perle al suo interno

Non troviamo solo glorie militari dentro il Duomo di Firenze. Percorrendo la navata sinistra troverai un famosissimo ritratto di Dante Alighieri, spesso riprodotto in molti libri di scuola… lo hai riconosciuto? Qui Dante, di rosso vestito, tiene in mano un libro che è ovviamente la Divina Commedia, ed è circondato sullo sfondo da Inferno, Purgatorio e Paradiso rappresentati proprio come lui li descrive. Sulla destra noterai anche lo skyline della Firenze dell’epoca: siamo a metà del ‘400 e al Duomo manca ancora una parte della decorazione di marmo all’esterno. Sappiamo che dentro il Duomo si tenevano letture dantesche e gare di poesia: oltre che chiesa era anche un vivace centro culturale!

La cupola del Brunelleschi

La stessa cupola di Brunelleschi è un’opera architettonica unica nel suo genere, i cui lavori proseguirono dal 1418 al 1434. L’innovazione del Brunelleschi fu quella di voltare la Cupola senza l’uso di armature, grazie ad una doppia volta con intercapedine, di cui quella interna con funzione strutturale autoportante e quella esterna solo di copertura. Sopra la cupola svettano la lanterna con copertura a cono realizzata su disegno dello stesso Brunelleschi e la palla di rame dorato contenente reliquie sacre, opera invece di Andrea del Verrocchio. Il modo migliore per godere dell’opera è quello di salire i 463 gradini che portano all’interno della struttura e permette di osservare architetture e affreschi davvero da vicino.

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