Il Canone Rai fin dalla sua primissima concezione, inerente alla prima, vera diffusione della TV come “mezzo di comunicazione”, è stato oggetto di proteste, critiche e volontà da parte di una ricca percentuale della popolazione italiana che ha espresso con grande regolarità critiche nel concetto stesso di imposta di pagamento legata a questo diffuso strumento. Allo stesso tempo però lo stato italiano, in maniera più o meno parallela a quella di altre realtà europee, ha sempre mantenuto questa imposta basata sul possesso del televisore, anche se molti scelgono di non pagare il Canone Rai.
“Non pagare il Canone Rai!”: incredibile, ecco da che età
Ciò rappresenta una irregolarità dal punto di vista fiscale, in quanto il Canone è di fatto una tassa obbligatoria sul possesso, concepita dallo Stato per finanziare il servizio pubblico e che, dati alla mano, non può farne a meno.
Anche se ancora oggi più della metà dei cittadini non lo paga regolarmente, è anche possibile usufruire di una delle esenzioni che esentano completamente dal pagamento di questa tassa legalmente, a patto di far parte di alcune specifiche categorie.
Una di queste è legata all’età del cittadino: tutti i cittadini over 75 che hanno un reddito annuo non superiore agli 8000 euro, possono infatti fare lecitamente richiesta di esenzione del Canone Rai, condizione che li vedrà non percepire il Canone rateizzato in bolletta, corrispondente ai canonici 90 euro dilazionati in 10 a rate da 9 euro l’una.
La condizione prevede di avere un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro, nel “calcolo” rientrano eventuali conviventi titolari di un reddito proprio mentre la presenza di eventuali colf e collaboratori non rientrano in questo calcolo.
E’ possibile fare la domanda, che ha una valenza annuale, attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, oppure tramite Caf / Patronato, oppure inviando il modulo compilato messo a disposizione dallo stato presso QUESTO indirizzo.
