Le banane costituiscono probabilmente i frutti più simbolicamnte riconoscibili nonchè quelli più diffusi in ambito generale, pur trattandosi comunque di una bacca che proviene da una pianta non nativa del continente Europeo, e che quindi viene prevalentemente importata. E’ il cosiddetto “frutto dell’amor” come recitava una vecchia canzone, nonchè uno di quelli più incidenti dal punto di vista dell’import-export. Le banane costituiscono un frutto molto importantte dal punto di vista nutritivo ma fanno ingrassare?
Mangiare banane fa ingrassare? Ecco la risposta
Le banane sono determinate nella loro capacità nutrizionale anche dal grado di maturazione, che è evidente dalla buccia, verde durante la prima fase gialla e tendente al marroncino nella fase finale.
In Generale non fanno mai ingrassare, in ogni caso, perchè l’apporto calorico cambia solo in maniera sensibile con la maturazione avanzata, processo che porta il contenuto di amido a diventare zucchero attraverso l’operato di un enzima, ma 100 grammi di banane apportano meno di 95 calorie, quindi se integrate correttamente in una dieta, possono indubbiamnte essere utili anche in un ambito ipocalorico.
Sono altresì altamente digeribili anzi, sono particolarmente indicate per il consumo sportivo, in quanto fortemente energetiche dato l’apporto di varie vitamine, fibre alimentari oltre che sali minerali (potassio in primis) che aiutano sia la flora batterica che il naturale processo digestivo. L’apporto di acqua è comunque quasi pari alla metà del suo peso.
Il momento miglior per consumare le banane è probabilmente a colazione ma anche come fine pasto. Dato il buon potere saziante è difficile mangiare più di 2-3 banane al giorno soprattutto una dietro l’altra.
Una banana acerba, quindi tendente al verde, risulta essere ancora più saziante ma meno digeribile, quindi si tratta della scelta migliore se abbiamo la necessità di introdurre meno zuccheri nella nostra dieta (ad esempio, fattore che costituisce lo stile di vita di chi deve fare i conti con la glicemia alta).
