L’avvento del Digitale Terrestre ha costituito una forma decisamente importante nell’ambito dei cambiamenti nella prima parte di 20° secolo, in modo specifico attraverso una non propriamente gradita in quanto “forzata” forma di cambio di standard dall’analogico al digitale, che ha gradualmente portato su standard qualitativi più elevati rispetto al passato oltre che su un numero di canali molto più importante. Ma quali sono le novità legate al digitale terrestre in questo nuovo anno?
Digitale terrestre, cosa cambia quest’anno? Ecco tutte le novità
Il 2023 dovrebbe essere l’anno conclusivo del passaggio tra digitale terrestre di prima generazione e di seconda generazione, determinato dalla sigla DVB-T2, che già nel 2021 e nel 2022 ha visto praticamente ogni forma di canale TV adattarsi al nuovo standard, necessario per liberare le frequenze corrispondenti al formato MPEG-2, necessarie per le reti 5G, oramai sempre più diffuse per il contesto mobile.
Nel corso delle ultime battute deel 2022, in Italia è stato infatti progressivamente spento il segnale di tutti i canali corrispondenti al vecchio standard nei vecchi formati trasmissivi e potranno quindi trasmettere sul digitale terrestre esclusivamente canali trasmessi nei formati in alta qualità, condizione che già aveva visto tutte le emittenti, nel marzo precedente adottare lo standard di compressione video MPEG-4 AVC.
Per il 2023 anche seguendo il sito della Nuova TV Digitale, che fa parte del MISE (il Ministero dello Sviluppo economico), anche se non tutte le frequenze sono ancora state rese operative, ad esempio è in corso in questa specifica fase il passaggio alla fase finale dei canali regionali corrispondenti a quelli presenti su Rai 3 al nuovo standard HD, condizione che, come specifica il portale del MISE, sarà reso (in alcune regioni italiane è già presente) un canale di test al numero 102 per comprendere se il proprio TV è effettivamente già compatibile.
Tutti i TV venduti dal 2020 sono già muniti di compatibilità con il DVB-T2.
