Mangiare tanta frutta fa bene, è cosa nota e riconosciuta, per motivi indubbiamente conosciuti e spesso anche estremamente “pubblicizzati”. Ogni medico e nutrizionista può sicuramente trovarsi daccordo con questa esternazione che coinvolge praticamente ogni tipologia di frutto come le pere, che sono spesso concepite come le “cugine” mele come fine pasto, anche se sempre più spesso il consumo di questa tipologia trova spazio anche a colazione.
Mangiare pere a colazione fa bene alla salute? Risponde l’esperto
In realtà in linea generale mangiare la frutta, pere incluse, rappresenta sotto molti punti di vista la scelta più logica e migliore dal punto di vista nutritivo, in primis perchè a stomaco vuoto risulta estremamente più efficace in modo specifico perchè nel caso della pera, questa risulta essere una importante fonte di vitamine, sali minerali e fibre.
Le proprietà legate al potere digeribile del frutto sono riconosciute in ogni contesto alimentare, grazie in particolare proprio alle fibre, in modo specifico se consumate con la buccia. Le fibre servono anche a migliorare il potere saziante del frutto, in quanto migliorano la capacità “digeribile” del cibo.
In particolare spiccano alcuni elementi come i folati, la vitamina K, vitamina C ed il potassio, importanti per ripristinare ed “avviare” la flora batterica e proteggere l’intestino da eventuali malattie e disturbi.
Le pere sono anche estremamente utiili se consumate sotto forma di confettura oppure come “condimento” per lo yogurt o nella macedonia, la composizione di zuccheri naturali come fruttosio e saccarosio la rende estremamente energetica, anche più della maggior parte delle mele, per questo motivo consumarle per la prima colazione risulta essere anche un modo importante per arrivare a pranzo non particolarmente affamati.
La pera quindi non è esclusivamente il frutto da “fine pasto” come spesso viene concepito ma nella giusta quantità può essere estremamente utile in praticamente ogni forma di applicazione, colazione inclusa.
