Statisticamente l’Italia è una delle nazioni che per ragioni molto varie ma sempre collegate, ha bisogno di un comparto pensioni molto importante ed efficiente che va continuamente modificato anche in modo progressivo nel corso di tutto l’anno solare. Per le pensioni il mese di marzo 2023 è particolarmente importante perchè sono definite in questo periodo anche gli aumenti e i risultati delle rivalutazioni.
Pensioni Marzo 2023: ecco cosa potrebbe accadere
Come sempre anche a marzo 2023 le pensioni saranno disponibili in modo progressivo, in base all’iniziale del cognome del pensionato di turno, seguendo il seguente schema:
• mercoledì 1° marzo 2023 per i cognomi dalla A alla C;
• giovedì 2 marzo 2023 per i cognomi dalla C alla D;
• venerdì 3 marzo 2023 per i cognomi dalla E alla K;
• sabato 4 marzo 2023 (solo mattina) per i cognomi dalla L alla O;
• lunedi 6 marzo 2023, per i cognomi dalla P alla R;
• martedì 7 marzo 2023, per i cognomi dalla S alla Z.
A marzo si conclude anche l’iter che vede l’ultimo step degli aumenti dovuti agli incrementi relativi alle rivalutazioni. Nei primi mesi dell’anno solo le pensioni fino a 2.101 euro lordi mensili, con aumenti del 7,3 per cento sono state corrisposte.
In questo mese invece saranno erogate le sezioni degli arretrati per i pensionati che percepiscono importi maggiori ai già citati 2.101 euro, ad esempio chi percepisce 2.500 euro lordi mensili riceverà circa 310 euro di arretrati per il bimestre precedente e 155 euro in più per il mese di marzo.
Chi percepisce una pensione tra i 2.626,91 e gli 3.152,28 euro ed avrà una rivalutazione minore, mentre i titolari di pensioni minime, che ammontano a 572 euro mensili o a 600 per gli over 75 riceveranno a marzo gli arretrati legati alla perequazione, ossia la rivalutazione delle pensioni che da gennaio è scattata la rivalutazione piena del 7,3% fissata dal governo per il 2023 sulle pensioni fino a quattro volte il minimo Inps (2.101,52 euro).
