La farina corrisponde in modo generico a qualsiasi forma di macinazione dei frutti secchi o dei semi di varie piante, anche se in Italia tendiamo a definire in modo generico con questo nome tutti i prodotti ottenuti dalla macinazione del grano tenero, che è un elemento fondamenttale per buona parte dei prodotti da forno, come il pane. Nel corso degli ultimi anni, in modo particolare sul web, sono state scoperte e diffuse dal punto di vista informativo numerose tipologie di farina sono state considerate nocive per la salute.
Non mangiare questa farina: ecco quali evitare assolutamente
Ma quale è la verità? E’ sicuramente vero che molto cambia a seconda del tipo di raffinazione, ed a ogni tipo di lavorazione corrisponde una particolare tipologia di preparazione culinaria.
La maggior parte delle tipologie di farine fanno parte delle seguenti nomenclature, partendo da quella meno raffinata, che mantiene una percentuale seppur ridotta, di elementi grezzi fino alla 00 che è la più raffinata in assoluto
- Farina integrale
- Farina di tipo 2,
- Farina di tipo 1
- Farina 0
- Farina 00
La 00 è quella tendenzialmente più comune e conosciuta ma spesso viene considerata nociva a causa del minor contenuto di crusca e il maggiore di amido, che in quantità importanti provoca un discreto aumento delle possibilità di contrarre malattie all’intestino e al sistema immunitario, e più in generale possono essere considerate le meno nutrienti e complete tra le farine.
Non si tratta di “veleno” come è stato spesso ribadito attraverso i social, ma è sicuramente una buona idea disporre di una categorizzazione di farine maggiormente diversifcate, anche perchè in Italia si fa largo uso di prodotti a base di pane, che nella quasi totalità utilizzano proprio la 00 come farina.
Una buona idea è iniziare ad utilizzare farine integrali ma anche quelle tipo 2 e 1, una sorta di compromesso che assicurano un buon compendio di nutrienti.
